Ecco la vignetta pubblicata da Charlie Hebdo, firmata Felix, che ha scatenato le polemiche in Italia:
Tradotto: “Terremoto all’italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne”. Nell’immagine si mostrano due persone ferite, un uomo e una donna, a cui vengono associati i primi due piatti (penne al sugo di pomodoro e penne gratinate), mentre le “lasagne” sono un gruppo di corpi ammassati tra le macerie (che raffigurerebbero gli strati di pasta del noto piatto).
La vignetta si trova nell’ultima pagina del noto settimanale “satirico” (le virgolette sono d’obbligo) che riporta le copertine alternative. Il Gazzettino riporta alcune foto che mostrano, appunto, l’ultima pagina (la vignetta è in alto a sinistra):
Ecco un ingrandimento, sempre fornito dal Gazzettino:
Visto che in passato molte testate e siti web cascavano facilmente in vignette fasulle attribuite a Charlie Hebdo, ho acquistato l’abbonamento mensile del settimanale per verificarne ulteriormente la presenza (evitate le stupide polemiche “hai dato soldi a quello schifo”, l’ho fatto per verificare e fornirvi la conferma definitiva):
Ecco il risultato (devo ammettere che la navigazione online dell’edizione digitale è uno schifo, bisogna sfogliare pagina per pagina perdendo un sacco di tempo):
Vorrei ricordare le tante vignette, sia quelle che avevano scatenato il famoso “Je suis Charlie” (tanto che la Santanché proponeva di pubblicare il settimanale anche in Italia) e quelle che potevano al contrario indignare per altri motivi:
– Articolo in aggiornamento: seguirà a breve l’analisi di Charlie Hebdo –
Spazio alle opionioni
In merito alla vignetta e alle polemiche, Invito tutti a partecipare al sondaggio che ho creato su Facebook e dire la vostra sulla vignetta, mi piacerebbe comprendere il vostro punto di vista (AGGIORNAMENTO: ecco l’articolo con tutte le opinioni da me raccolte).
Nell’evento Facebook, creato per avviare il sondaggio, è intervenuto anche il mio amico Zerov, vignettista di “De Complottis“, con la seguente riflessione:
Io la vedo come una critica, un po’ forzata forse, alla “prevenzione” come se fossero le classiche vittime della negligenza all’italiana (perché vuoi o non vuoi, è così che ci vedono) e che vengono rappresentate come dei piatti tipici della cucina che tanto ci ha reso famosi nel mondo. poi la parola “pena” in Francia si pronuncia “penne”, questo avvalora la mia tesi sul fatto che a essere “sberleffate” non sono le vittime quanto chi, quelle vittime, poteva non dico salvarle, ma almeno ridurne il numero.
AGGIORNAMENTO ore 18:25
Charlie Hebdo, dalla sua pagina Facebook, risponde con questa vignetta:
«Italiani…
Non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, è la mafia ! »
Le dessin du jour, par Coco
L’immagine riportata qui sopra riporta la prima versione del post (con la scritta “Séisme d’Amatrice“) e la successiva modifica con la traduzione del testo della vignetta di Coco.
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