Nell’evento Facebook che avevo creato e tra i commenti in pagina ho letto un po’ di tutto, ma anche nei commenti in pagina mi è capitato di percepire una mancanza di informazione dovuta al fatto che non viviamo in Francia e non siamo aggiornati su tutto ciò che viene pubblicato in merito ad un fatto in particolare (considerate che non tutti sono abbonati a Charlie Hebdo, per fortuna avevo fatto un abbonamento per verificare la vignetta sul terremoto italiano).
NOTA IMPORTANTE: visto il continuo accanimento dei soliti incapaci a leggere (e che leggono cose mai scritte, ma formulate dai loro cervelli carichi di odio ed estremismo ideologico), informo che questo articolo è solo ed esclusivamente di carattere informativo e non mira in alcun modo a giustificare il metodo Charlie Hebdo
Antonio interviene così in seguito al tweet di Luttazzi:
Verissimo, lui è libero di fare ciò che vuole….però se c’è tutta questa libertà perché non si è espresso o ha pubblicato qualcosa di simile in merito agli attentati in Francia?
Anche in quelle tristi circostanze la macchina stato non ha funzionato e i morti sono uguali da pertutto.
Questo “vignettista” pare cercare la libertà di esprimere il suo essere fuori dai confini di casa sua. C’è la censura in Francia?
O forse sapeva fin dall’inizio che quella non è satira ma spazzatura per attirare un po’ di attenzione su di sé.
Non si possono esprimere giudizi di fronte agli insulti pesanti.
Dovrebbe solo vergognarsi e chiedere scusa.
Scrive Gabriele:
Io mi chiedo se hanno fatto vignette con i loro colleghi ammazzati dopo l’attentato.
Non hanno fatto “satira” su se stessi, ancora ?Per favore. Quella sarebbe semplicemente COERENZA.
Ovvero che a parità di disastri, si hanno pari reazioni.
La loro è ipocrisia.
Clara pone un quesito interessante sulla vignetta di Beppe Mora sulla strage di Nizza:
I francesi apprezzerebbero questo? ( immagine reperita dal web)
Veniamo ora a cosa ha pubblicato Charlie Hebdo in seguito alla strage di Nizza del 14 luglio 2016. Ecco la seconda pagina del numero 1252:
Ecco alcune vignette riportate nella pagina:
Nell’ultima pagina troviamo le copertine alternative, ma l’attenzione cade su quella in basso a sinistra:
Eccola nel dettaglio:
La vignettista “Coco” è quella che senz’altro ha disegnato qualcosa di simile a Beppe Mora, riportata da Clara nel suo commento, pubblicando il tutto nel suo account Twitter il 15 luglio:
La vignetta di “Coco” venne criticata anche in Francia, come possiamo vedere nell’articolo dell’Huffingtonpost francese dal titolo “Le dessin grinçant de Coco de Charlie Hebdo en hommage aux victimes de l’attentat de Nice“.
Ai lettori il giudizio sulle vignette.
AGGIORNAMENTO 4 settembre ore 20:55
Noto che qualche utente, non contento di aver ricevuto risposta in merito alle vignette sui fatti di Nizza (“lo fanno solo con gli italiani, ma con le stragi francesi stanno zitti…coerenza del ca**o!!1!!“) hanno spostato il bersaglio della critica verso la strage presso la sede del settimanale satirico. Riporto una vignetta tra quelle pubblicate da Charlie Hebdo nel primo numero successivo ai fatti:
Altre le trovate qui.
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