Il 29 ottobre 2016 Il Messaggero pubblica un articolo dal titolo “Viceministro israeliano: «Terremoto in Italia? Una punizione divina», poi le scuse“:
«Il terremoto? Una punizione divina all’Italia per essersi astenuta alla votazione dell’Unesco sulla Città Vecchia di Gerusalemme che, a giudizio di Israele e delle comunità ebraiche del mondo, ha negato i legami millenari di Israele con l’ebraismo». È bufera sulle parole del vice ministro della Cooperazione regionale di Israele Ayooub Kara (del Likud, il partito del premier Benyamin Netanyahu) in missione in questi giorni a Roma in Vaticano proprio sulla vicenda delle votazioni all’Unesco.
Proprio oggi il portavoce del ministero degli affari esteri israeliano Emmanuel Nahshon ha espresso condanna «per le parole del viceministro Ayoub Kara. Sono inappropriate e non dovevano essere pronunciate. Il viceministro si è scusato per questo e ci associamo a queste scuse».
Trovo riscontri anche dal sito Ynetnews.com, l’edizione inglese dell’israeliano Ynet.co.il, nell’articolo del 28 ottobre dal titolo “Likud deputy minister: Italy earthquakes retribution for UNESCO vote“. Un Ayooub Kara senza freni di fronte al caso scoppiato tra Israele e Unesco di cui ho parlato in un precedente articolo.
Dall’ambasciata israeliana in Italia arriva poi il seguente comunicato, pubblicato anche nella pagina Facebook ufficiale:
COMUNICATO UFFICIALE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Il Ministero degli Affari Esteri disconosce le affermazioni del vice ministro Kara.
Disconosciamo le affermazioni del vice ministro Kara. Sono affermazioni indegne, e sarebbe stato meglio che non fossero state mai pronunciate.
In seguito a tali dichiarazioni il vice ministro Kara ha presentato le sue scuse, che sono state fatte proprie anche dal Ministero degli Affari Esteri.
Le suddette affermazioni non riflettono in alcun modo la profondità delle relazioni esistenti tra i nostri due popoli e i governi di Israele e dell’Italia.
Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu incontrerà a breve il vice ministro per dei chiarimenti in merito.
(Comunicato del portavoce del MAE)
Sarebbe meglio che questo individuo si dimettesse, o meglio ancora che lo cacciassero via.
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