Il 18 dicembre 2016 un utente di nome “Ilana Lilienthal De Mishaan” pubblica la seguente foto con il seguente testo:
Parece una foto tomada en el 1945. Pero es en Aleppo, Siria, en 2016. Y . EL MUNDO CALLA
Tradotto: “Sembra una foto scattata nel 1945. Però è ad Aleppo, in Siria, nel 2016. E il mondo tace”
Oltre 299 mila condivisioni Facebook per un caso di disinformazione da manuale. Non si tratta di Aleppo, la foto circolava già nel 2014 e si riferiva a Yarmuk, a sud di Damasco:
Il campo di Yarmuk è gestito dal governo siriano in collaborazione con l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa), motivo per cui è stato fondato nel 1957 dalle autorità siriane. Dopo la creazione dello stato di Israele nel 1948, infatti, sono stati migliaia i palestinesi che hanno abbandonato le loro case trasformando Yarmuk nel più grande campo palestinese in Siria e in uno dei campi profughi più importanti di tutto il Medio Oriente. Prima della guerra civile siriana cominciata nel 2011 è arrivato a ospitare 150mila persone. Oggi ne rimangono 18mila che vivono in una situazione “al di là del disumano” secondo Chris Gunness, portavoce dell’Unrwa.
Ecco la foto completa:
Come dicevo in un mio precedente articolo:
Le fake news alterano la percezione della realtà, una realtà che fa già schifo. Non permettono affatto un confronto oggettivo su quanto accade realmente e danno la possibilità a qualunque delle parti di accusare l’altra anche ingiustamente, inventandosene a loro volta delle nuove solo per estrema convinzione (ad esempio sostenere a priori che tutto ciò che viene detto dall’altra parte è una bufala) alimentando ulteriormente il conflitto.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.