E' un Paese per vecchi: ha vinto Gargamella

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Ieri sera, a casa dei genitori di un mio amico, mi han chiesto per chi avrei votato: Bersani o Renzi? La mia risposta è stata: nessuno dei due (l’avevo specificato anche nel mio precedente post).

Guardando attentamente i risultati, Renzi ha vinto solo in Toscana, mentre ha perso nelle Regioni dove al primo turno aveva vinto: Umbria e Marche. Ok, ha vinto nella sua Regione, dove ha lavorato e a quanto pare è piaciuto, gli do atto. Tuttavia non è piaciuto al resto d’Italia.

Dopo il primo turno era chiaro che gli altri vecchi e alleati, da Vendola in giù, avrebbero votato per Bersani. Ha vinto “Gargamella”, hanno vinto i vecchi alle primarie intitolate “Riscrivi l’Italia”. Di sicuro non è stato riscritto un bel niente.

C’è dell’odio nel Partito Democratico. D’Alema contro Renzi, Bindi contro Renzi, giusto per dirne due. Una vittoria del sindaco di Firenze avrebbe spaccato il PD, che ritengo un partito autolesionista. Basti pensare a Napoli, dove saltarono fuori accuse di brogli e le richieste di annullare tutto. Richieste che avvenivano dall’interno, e quindi pesavano di più. Poi è arrivato pure l’intervento di Saviano, simbolo dell’anticamorra, in seguito alle accuse di infiltrazioni malavitose durante le primarie, tutto proprio mentre Berlusconi era infangato dal Rubygate. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se avesse vinto Renzi, di sicuro D’Alema non gli avrebbe permesso di comandare il PD.

Ricordo anche un Abruzzo, dove Costantini, candidato Presidente dell’IDV, non fu aiutato a pieno da un Partito Democratico scontento di non avere un loro candidato Presidente, regalando così la vittoria a Chiodi.

Tuttavia, ribadisco che non mi piace nemmeno Bersani. E’ vecchio, è circondato da vecchi e da idee vecchie. Mi piaceva quando era ministro, ma adesso non più. Lo vedrei bene come barista, non come Premier: potrebbe benissimo preferire un Monti Bis una volta eletto in Parlamento.