Il 16 marzo 2016 la portavoce del Movimento 5 Stelle Ilaria Morghen pubblica alcune foto accompagnate dal seguente commento:
Quello che vedete alle nostre spalle è un fotoreporter del National Geographic. La prestigiosa rivista ci ha chiesto di accompagnarli nel tour della devastazione ambientale del nostro territorio.
#NoTrivM5Slottaedenuncia
Purtroppo Ilaria non si poteva immaginare che National Geographic, nel nome del suo direttore Marco Cattaneo, potesse arrivare a commentare nella sua pagina Facebook:
Cattaneo commenta così:
Buongiorno, sono il direttore di National Geographic Italia. Posso chiederle gentilmente di farmi sapere di che servizio si tratta? Perché questa mattina ne abbiamo parlato in redazione e a nessuno risulta di aver commissionato il servizio di cui si parla né chiesto a chicchessia di accompagnare un nostro fotografo per documentarlo. Può essere che ve lo abbiano chiesto i nostri colleghi americani? La ringrazio per un cortese riscontro.
Il dibattito continua, non solo nella pagina Facebook, dove si dichiara che la portavoce del M5S risponde in maniera incompleta al direttore di National Geographics:
Il riscontro è già arrivato. Incompleto. Si tratterebbe di un fotografo freelance, che ha chiesto lui di essere accompagnato, presentando un cv in cui vanta collaborazioni con NatGeo e il Guardian. Noi non l’abbiamo riconosciuto. Né ci è stato detto il nome.
Nella pagina della portavoce Cattaneo risponde ad un utente informandola della riposta pervenuta:
Lilla *****, solo perché non mi è stato comunicato. Mi è stato risposto che si tratta di un fotografo free lance che ha lavorato anche per National Geographic (ma non sapendo il nome non ho idea per quale edizione) e per The Guardian.
Da ieri la pagina Facebook “Ilaria Morghen – Portavoce M5S per Ferrara” non c’è più, probabilmente rimossa dalla vergogna.
Ecco il commento dello stesso Cattaneo in merito alla rimozione:
E insomma, sarebbe bastato chiedere scusa. Sarebbe bastato aggiungere due righe in cui si diceva che in effetti no, non c’era stata una richiesta da National Geographic, ma si sarebbe proposto un servizio sul degrado ambientale. Sarebbe bastato anche modificare il post, togliendo il riferimento a un contatto che non c’è stato ma che si sarebbe voluto avere. Al limite, si poteva pure cancellarlo quel post, anche se ormai aveva fatto il giro del mondo.
Invece no. Ha chiuso la pagina. Tutta.
Cancellare ogni traccia della propria presenza per passare un colpo di spugna su una leggerezza.
Alla fine mi fa molta più paura questo di un post insincero.
Se si voleva fare campagna “No Triv” e denunciare l’inquinamento nel suo territorio poteva farlo in altro modo.
Purtroppo per lei alla fine della “fiaba” le fotografie scattate non riguardavano un presunto inquinamento, ma era torba bruciata:
“Grazie al sopralluogo dei nostri operatori – scrive il direttore Pier Luigi Trentini – è stato appurato che la colorazione rossastra delle acque dei canali di scolo adiacenti alle aree interessate dagli incendi della scorsa estate corrisponde ad un dilavamento (dovuto alle abbondanti recenti piogge) dello strato di torba, che in seguito a combustione assume una colorazione rossastra. Lo strato – aggiunge – era inoltre stato già campionato da questa Agenzia in data 6 ottobre 2015”.
AGGIORNAMENTO
La pagina Facebook della portavoce è tornata online con il seguente comunicato:
E’ stato necessario un breve periodo di offline per aggiornamento e pulizia, nonchè per rimuovere un post nel quale è stato erroneamente citato il National Geographic, come garantito al Direttore, con il quale torniamo a scusarci, dopo averlo già fatto in via privata. Il nostro errore è stato appunto quello di non aver valutato più approfonditamente prima di citare, la fonte dell’informazione. Riteniamo di contro deplorevole l’accanimento e l’amplificazione a scopo denigratorio ed offensivo, che ha superato la reale dimensione del problema e che ci auguriamo non si ripeta in nome del buon senso. Altre notizie inerenti esami speciali di natura fisico chimica che sono state riportate in altra sede, derivano dalla testimonianza diretta di osservazioni eseguite da studiosi indipendenti presenti sul posto. Non abbiamo la competenza per dedurre certezze sul rischio ambientale oggetto dell’articolo, come anche chiaramente esplicitato a chi ce lo ha chiesto, tuttavia abbiamo ritenuto essere nostro diritto riportare ciò che avevamo notato, con serena accettazione ci auguriamo del dott. Trentini. Torniamo a specificare che la volontà di tenere riservato il nome e il lavoro del professionista che ci ha chiesto di accompagnarlo in sedi specifiche, è legata al rispetto della privacy e del lavoro dello stesso.
Marco Cattaneo ha indubbiamente risposto da gran signore:
Buonasera Ilaria e mi scusi se vedo solo ora il suo post, che sarò felice di condividere, ma sono in compagnia di una figlia seienne molto esigente.
La ringrazio per la cortese rettifica e mi spiace che una piccola cosa sia degenerata in modo deplorevole. Non era certo mia intenzione.
Buona serata
Marco
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