Conoscete l’esistenza dell’insetto chiamato “Eubetia Bigulae”? Sono ben consapevole che non tutti possiamo conoscere i nomi e le caratteristiche degli insetti presenti sul nostro territorio, figuriamoci quelli presenti in tutto il pianeta. Sappiate però che un insetto con quel nome non esiste e non ha fatto vittime nel territorio italiano come qualcuno riporta.
Stamane un amico riporta in una chat in cui faccio parte le seguenti immagini:
Di seguito trovo un sito chiamato “Il Massaggero” che il 31 marzo 2016 pubblica un articolo curioso dal titolo “Se vedi questo insetto, voltati e scappa immediatamente” superando in pochi giorni le 12 mila condivisioni Facebook. Ecco il testo dell’articolo (errori di battitura inclusi):
La foto che vedete potrà ingannarvi. Quello che vedete non è un parrucchino ma un nuovo pericolosissimo insetto di origine africane sbarcato in europa grazie al rinnovato commercio ortofrutticolo che intercorre tra africa ed europa. Questo insetto, chiamato Eubetia Bigulae, ha delle dimensioni infinitamente piccole nelle prime fasi della sua vita, tanto che nessuno si accorge della presenza di questo animaletto.
Il problema sorge quando questo insetto cresce, raggiungendo spesso le dimensioni di un pallone da calcio. Sotto la folta peluria che lo fanno somigliare ad un parrucchino, l’Eubetia Bigulae nasconde una corporatura molto simile a quella del mille piedi. L’unica differenza tra il millepiedi e il cosiddetto animaletto giallo è la sua capacità di spruzzare un potentissimo veleno corrosivo che miete numerose vittime ogni anno in paesi come il Congo e il Chad. L’allarmen in Europa esiste già da tempo, ma in Italia questo insetto sembra essere arrivato relativamente da poco e pertanto nessuno ne ha mai parlato approfonditamente.
La settimana scora, una donna, intenta a fare la spesa presso il mercato generale di Catania è stata “spruzzata” da questo insetto. La ferita si è subito trasformata in ustione e in avvelenamento poche ore dopo. Niente da fare per la vittima. Quindi, qualora doveste incontrare questo insetto per la strada o dovunque dovesse capitarvi allertate le autorità competenti e assicuratevi che nessun altro si avvicini. L’incontro di questo insetto con donne uomini bambini o anziani potrebbe essere fatale, dal momento che ancora non si conoscono antidoti capaci di combattere questo veleno.
Ecco la foto del presunto “Eubetia Bigulae” pubblicata dal sito:
Si, fa ridere inizialmente perché assomiglia effettivamente al toupet di Donald Trump:
Oltre a informarvi che non vi è alcun riscontro in merito alla presunta donna vittima della “spruzzata” velenosa a Catania, questo insetto non è affatto originario del continente africano, bensì quello americano. Nei paesi latino americani viene chiamato “Oruga de peluche“.
Lo scorso 12 novembre 2015 venne pubblicata dalla pagina Facebook “Salud Jalisco Gobierno Estatal” (pagina governativa dello stato messicano di Jalisco) la seguente immagine ed il seguente avviso:
Il messaggio riportato è il seguente:
In caso di puntura da parte di una Oruga di peluche, non ti automedicare ma fatti prestare soccorso medico.
Quindi è velenoso? Si, gli effetti della sua puntura sono simili a quelle di una vespa, che può generare dolore, nausea ma in alcuni casi (come per le vespe in caso di particolari condizioni fisiche della vittima) anche la morte.
Si parla quindi di puntura, non di “spruzzo”. La si può trovare come un bruco nelle foglie delle piante come nella foto sottostante:
In questo video, pubblicato dal canale messicano Azteca Noticias potete vedere l’Oruga di peluche e la sua “straordinaria velocità”:
Rimanendo sul territorio messicano, credo sia più veloce “Posapiano” del cartone animato “Speedy Gonzales”:
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