Se c’è qualcosa che Facebook mi ha insegnato è che molti utenti credono ai post strappalacrime in particolar modo se il protagonista della storia narrata è un animale, nella fattispecie un cane. Già nel 2015 circolava il post di una pagina Facebook con la storia, falsa, di un cane che avrebbe salvato un neonato abbandonato, la cui foto è stata riproposta il 30 marzo da un’altra pagina con la sintesi della medesima storia:
Ecco il testo del post del 30 marzo:
Un cane ha trovato questo bambino in un bidone e l’ha mostrato a dei passanti che lo hanno portato all’ospedale.
Grazie a questo cane, questo bambino è vivo ❤
Gli animali hanno più cuore degli esseri umani.
La storia e la foto diffusa nel 2015 riportava un presunto luogo dove sarebbe avvenuto il “salvataggio”, l’Egitto. Tuttavia, dopo una serie di ricerche, il luogo veniva cambiato di volta in volta: Arabia Saudita, Yemen, Oman, Portogallo, Argentina e Brasile. Possibile che lo stesso cane e lo stesso neonato siano stati individuati in tutti questi Paesi? Pare strano, non credete?
L’unica storia che riporta le stesse foto e che si avvicina in parte a quella diffusa via Facebook è raccontata dal sito Itaberabanoticias.com.br, ma in questo caso il neonato era già morto e in stato di decomposizione da 5-7 giorni:
O médico legista constatou que a criança teria entre 25 e 28 semanas, é do sexo masculino e que o estado de putrefação é entre 5 e 7 dias
Questo per quanto riguarda il post del 2015, di cui ricordo foto è stata usata in quello del 2016. Ora vi spiego l’origine delle altre foto riportate.
La foto in ospedale è vecchia ed è presente in siti come Bebesymas.com nel 2011, e solo successivamente venne riutilizzata per la storiella del cane eroe. Un primo dubbio doveva venire al solo notare le dimensioni del corpicino rispetto a quello trasportato in bocca all’animale.
La foto del bambino con il vestitino azzurro è l’argentina Sofía Vázquez Parra, la prima bambina nata nel 2015 a Neuquén (Argentina), come riportato nel sito Minutoneuquen.com il 2 gennaio 2015.
Più difficile da riscontrare la foto del cane che rovista nell’immondizia. La ritrovo pubblicata in un articolo del 2013 di un blog dell’Ecuador, dove si parla di cani randagi.
Mi dispiace “distruggere” la storiella strappalacrime, consapevole che molte persone che ci avevano creduto ci potrebbero rimanere male. Sono consapevole, altrettanto, degli utenti che di fronte alla sbufalata iniziano a pubblicare altre storie (verificate o meno) pur di affermare che esistano casi in cui un cane abbia salvato un neonato, ma a questi utenti dico chiaro e tondo che ogni episodio va trattato singolarmente, non prendetevela con chi ha sbufalato ma con chi vi ha preso in giro ed eventualmente fatto fare una brutta figura.
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