Il sito Gazzetta24.com pubblica il 17 aprile 2016 un articolo dal titolo “Egiziano entra al bar, rapina l’incasso e stupra le due bariste, subito ai domiciliari“. Il sito fa parte della “galassia” di siti web legati a Catenaumana:
Si parla tanto in questo periodo del caso Regeni, usare come protagonista di una bufala un “egiziano” è di fatto utile quanto parlare di indiani e i Marò. Ai gestori di questi siti interessa far visite e guadagnare con i banner pubblicitari. L’egiziano in questione, però, non esiste e non esiste alcun riscontro in merito alla storia raccontata, che riporto di seguito:
DOBBIACO: Incubo oggi pomeriggio a Dobbiaco, presso il Bar Sara situato in zona Campore nella prima periferia. Passata l’ora di massima affluenza di clienti per il pranzo, le ragazze sono principalmente impegnate a sistemare il locale.
Proprio in questo momento di piena tranquillità entra un egiziano, in seguito identificato come Aziz Sharian (36 anni), un phaser in mano con cui minaccia le 2 ragazze. Si fa consegnare l’intero incasso della giornata, pari a 650 euro circa.
A questo punto obbliga le ragazze a entrare nel retro e lì, sempre sotto la minaccia dell’arma, le stupra entrambe. Immediatamente si dà alla fuga a bordo di uno scooter e parte l’allarme alle forze dell’ordine.
L’ispettore Domenico Calcaterra afferma: “Siamo riusciti a catturarlo grazie alla descrizione delle due vittime e ai filmati delle telecamere di sicurezza”.
Le due ragazze Helena Russel e Sandra Benes, entrambe originarie dell’est europa, sono state ricoverate per accertamenti.
L’egiziano catturato si trova in stato di arresto presso il suo domicilio a disposizione della magistratura.
Intanto il ragazzo della foto è l’ex cantante degli One Direction Zayn Malik, e non “Aziz Sharian”, già vittima di bufale simili, i nomi delle due vittime “Helena Russel” e “Sandra Benes” sono quelli di due attrici del telefilm “Space 1999” e il nome dell’ispettore “Domenico Calcaterra” è preso dal telefilm “Squadra antimafia – Palermo oggi“.
In verità l’articolo non è stato pubblicato per primo dal sito Gazzetta24.com, ma da “Libero Giornale“, il sito spazzatura che si reputa “satirico”, il 5 aprile 2016.
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