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Il 22 luglio 2016 la pagina Facebook “Zona Grigia” pubblica il seguente post:
Pakistan. Bambino cristiano figlio di un pastore evangelico, legato a una croce e bruciato vivo dai musulmani “moderati” davanti alla mamma e al papà. Prima di bruciare il bambino hanno chiesto ai genitori di rinnegare Gesù. Al loro rifiuto hanno acceso il fuoco! Zona Grigia
Bufala di pessimo gusto. La foto del presunto “rogo” è del 2007 e ad essere bruciato fu un manichino. Il fatto viene riportato nell’articolo del Telegraph del 21 giugno 2007 dal titolo “Minister accused over Rushdie may visit UK“.
Ecco la foto pubblicata dal Telegraph (foto in basso con la scritta Reuters) che nel post di Zona Grigia è stata tagliata (foto in alto con la striscia rossa che simula la parte tagliata):
La descrizione dell’immagine riporta quanto segue:
Angry Muslim protesters in Pakistan burn an effigy of Salman Rushdie
In pratica i pakistani musulmani protestavano contro Salman Rushdie, saggista indiano naturalizzato britannico. Il pupazzo bruciato rappresentava lui.
Come mai tanto odio? Nel 1988 scrisse “I versi satanici” (“The Satanic Verses”), una storia di fantasia che faceva allusioni a Maometto, quindi ritenuta blasfema per i musulmani.
Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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