Il 24 luglio 2016 il sito Nerdmachine80.wordpress.com pubblica un articolo dal titolo “Pokémon Go: A breve l’app sarà rimossa definitivamente dagli store” superando le 8 mila condivisioni Facebook. Devo ammettere che ho riso tanto:
Pare che il gioco di Niantic non sia piaciuto proprio a tutti, ad averlo particolarmente sui cosiddetti (si fa per dire) sono infatti le gentil donzelle, che recentemente hanno addirittura organizzato una marcia di protesta sotto casa del signor Niantic.
L’organizzatrice del gruppo anti Pokémon, la signora Razzamazza, ha dichiarato: “Ci piace molto il gioco in verità, ci siamo divertite tanto a prendere Pokémon in giro per la città, ma ci divertivamo di più a prendere cazzi, e ora non se ne trovano”.
A casa Niantic hanno subito preso il problema molto seriamente: “Questa è una faccenda molto seria, le signore hanno fatto bene a venire da noi. Difatti i nostri programmatori riescono sia a giocare che a scopare, spesso anche contemporaneamente, sono stati addestrati per questo ed ecco perché abbiamo accolto con gioia le fanciulle nel nostro team. Sono sicuro che grazie a loro riusciremo a rendere Pokémon Go molto più grande e vario, ma per far questo l’applicazione verrà a breve rimossa per un paio di anni dagli store, ci vuole tempo purtroppo.”
“Al momento dobbiamo ancora risolvere il problema dello spazio in ufficio, difatti siamo costretti a scoparcele sui server”, ha concluso.
Capite perché ho riso tanto? Se avete letto il testo capirete che viene citata una tal signora “Razzamazza” che si diverte di più a fare altro, una bufala a sfondo sessuale sul gioco del momento.
Per carità, vi voglio bene, ma questa bufala era troppo evidente. Bastava vedere anche gli altri articoli del sito, come quello intitolato “Salvini chiude i server di Pokémon Go: “Prima finiamo di acchiappare gli immigrati”“.
Nella loro pagina Facebook la descrizione è abbastanza chiara:
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