DISINFORMAZIONE Calci e pugni tra i giocatori ai mondiali antirazzisti in Germania

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L’ormai noto sito fogna Voxnews pubblica il 31 maggio 2016 un articolo dal titolo “Calci e pugni ai mondiali antirazzisti: africani contro arabi“:

Rissa e scontri etnici alla 11° edizione dei ‘Mondiali di calcio contro il razzismo e la violenza’.

Al grido “sporchi negri” e “arabi di merda”, i giocatori delle rappresentative egiziana ed eritrea se le sono date di santa ragione. Lo scrive il giornale locale Nordwest-Zeitung.

Era la prima gara del Gruppo B. Le squadre sono composte da giocatori di Oldenburg [Bassa Sassonia] e quest’anno sono rinforzate dai nuovi arrivati: i profughi.

C’è un problema, ma veramente un enorme problema: l’articolo riporta il link all’articolo del Nordwest-Zeitung che però racconta una storia diversa da quella sostenuta da Voxnews.

A parte che non si tratta dei “Mondiali di calcio contro il razzismo e la violenza“, competizione che invece si è svolta a Modena, ma la “Afrika-Cup” (“Coppa d’Africa”) svoltasi a Oldenburg, i giocatori non se la sono “data di santa ragione”:

Trotz der Führung stößt ein Spieler seinen Gegner um. Zuschauer stürmen das Feld. Rund 15 Personen, so Lobe Ndoume Cyrille, sind in Wortgefechten und Handgreiflichkeiten vereint. Der Veranstalter selbst, aber auch Spieler und andere Beteiligte trennen schließlich die Gruppen. Die Partie wird abgebrochen, beide Mannschaften für den weiteren Turnierverlauf disqualifiziert.

[…]

Die Polizei habe man nicht informiert, weil sich die Lage beruhigt hatte. Schwere Verletzungen hätte es auch keine gegeben. Sehr wohl aber intensive Gespräche.

„Mit beiden Mannschaften wurde der Vorfall aufgearbeitet, später haben wir dann alle gemeinsam am Buffet gesessen“, so Cyrille – nachdem das weitere Fußballfest dann den Ansprüchen gerecht mit viel fröhlicher Musik, interkulturellen Speisen, Hüpfburg und Zauberei tatsächlich gefeiert werden könnte. Darum ging es ja schließlich auch.

Al contrario del bufalaro di Voxnews, il tedesco parla chiaro: sono state circa 15 spettatori ad insultarsi e far partire dei colpi, ma sia gli organizzatori dell’evento che i giocatori sono intervenuti per separare i litigiosi. Non è stato necessario l’intervento della polizia, il tutto si era risolto per il meglio e nessuno ha riportato danni degni di nota. La partita, purtroppo, è stata annullata e le due squadre eliminate dal torneo, ma ciò non ha impedito ai giocatori di fare colazione assieme e festeggiare comunque durante il resto dell’evento. Non si era trattato di un episodio razziale, il “movente” era un brutto fallo durante la partita che aveva acceso gli animi dei tifosi.

Il giorno dopo ImolaOggi scrive un articolo dal titolo “Germania: botte da orbi all’incontro antirazzista contro la violenza” che riporto di seguito:

Siamo in Germania, a Oldenburg  – Poco dopo il calcio d’inizio della festa del calcio contro il razzismo e la violenza ,si è passati alle vie di fatto con pugni e calci: “Un incidente triste per noi”, ha detto Lobo Ndoume Cyrille, presidente del club dell’integrazione. L’organizzatore della “Coppa d’Africa” ​, come pubblicato su NWZ  si è dimostrato comunque sollevato dal fatto che l’undicesima edizione è poi proseguita serenamente come previsto davanti a circa 600 spettatori.

La partita dell’Eritrea contro l’Egitto era la prima del Gruppo B.. Dodici squadre erano in competizione sul campo sportivo di Kennedystraße per la selezione della  fase finale, il prossimo fine settimana. Le squadre sono formate da giocatori di Oldenburg, alcuni rifugiati,  cittadini residenti con radici più o meno africane. Gli egiziani erano in vantaggio sugli eritrei quando è scoppiata la rissa, sono volate parole grosse, poi si è arrivati alle amni

Gli organizzatori hanno separato separato i due gruppi. La partita è stata annullata ed entrambe le squadre sono squalificate per il resto del torneo.

“Cerchiamo di essere un esempio per la Germania e l’Europa e di dimostrare che lo sport, e in particolare il calcio, sono in grado di stabilire la pace”, avevano dichiarato gli organizzatori.

Anche ImolaOggi evita di citare che gli scontri erano avvenuti tra gli spettatori e non tra i giocatori.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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