No, non ho sbagliato a scrivere “Complotto” nell’immagine, l’ho fatto apposta a riportare l’ironico “Gomblotto”.
Il 29 luglio Rosario Marcianò pubblica il seguente post Facebook:
VALERIA SOLESIN. PROFILO UNIVERSITARIO CREATO POST MORTEM!
Il profilo universitario della presunta vittima italiana del Bataclan,
risulta realizzato il 2 luglio 2016. In pratica si è artificiosamente creato un passato ad un soggetto inesistente, ad una “vittima” inesistente. Un falso pubblico.
Come si può constatare non si tratta di una pagina dell’università in memoriam della giovane, ma della pagina “istituzionale” e cioè quella della Dottoranda Solesin, con tanto di sintesi della tesi. Insomma è la pagina che era lecito aspettarsi di trovare il giorno dopo (ed i giorni prima) i “fatti” e non certo vedere comparire post mortem! Una verifica nel database di Archive.org conferma i sospetti di che si tratti di una pagina fittizia, visto che nel citato archivio non esistono pagine registrate precedenti al 2 luglio 2016 e che si riferiscano alla Solesin. Ricordiamo che, stando a quanto hanno divulgato le autorità ed i media di regime, la Solesin figura tra le vittime dell'”attentato” di Parigi occorso il 13 novembre 2015. Ne deduciamo che il curriculum accademico relativo a Valeria Solesin è falso. Ma non solo! Nel profilo della “Sorbonne” compare la stessa foto usata per dare la notizia prima della scomparsa della studentessa e poi del decesso nonché per la sua tomba. Imbarazzante. Quando la letteratura sostituisce la realtà…
https://search.univ-paris1.fr/cgi-bin/search.cgi…
http://www.univ-paris1.fr/recherche/page-perso/page/…
https://web.archive.org/…/www.u…/recherche/page-perso/page/…
Insomma, dopo aver dimostrato di non saper usare Google Street View dimostra di non conoscere il funzionamento di Web.Archive.org.
Un sito o una pagina web non viene automaticamente salvata su Web.Archive.org, sono gli utenti a decidere se farlo o meno segnalandolo al sistema fornito. Mettiamo un esempio usando proprio il post di Rosario Marcianò:
Come potete vedere la data del salvataggio è del 30 luglio 2016, mentre il post di Rosario è del 29 luglio (ore 11:59). Già questo basta per smentire la sua teoria, infatti il profilo salvato su Web.Archive.org potrebbe essere stato salvato successivamente e in quella data da qualcuno che voleva tenerne traccia.
Ci sono altri strumenti per capire quando la foto è stata caricata nel server dell’università francese. Attraverso l’url dell’immagine (http://www.univ-paris1.fr/uploads/pics/e09g9ki00zg_IMG_4577.sized_e8afb00e60.jpg) è possibile analizzare i metadata attraverso strumenti disponibili online come Pageheaders.com:
La data di caricamento dell’immagine sul server dell’Università è l’otto aprile 2013, ben prima degli attentati a Parigi.
C’è anche un altro url che rimanda al profilo di Valeria Solesin, con la stessa foto e con altri dati, ma non è presente su Web.Archive.org (ad oggi 30 luglio 2016 ore 03:33).
Ecco i due url a confronto:
Link fornito da Rosario Marcianò: http://www.univ-paris1.fr/recherche/page-perso/page/?tx_oxcspagepersonnel_pi1%5Bpage%5D=recherche&tx_oxcspagepersonnel_pi1%5Buid%5D=e09g9ki00zg
Link recuperato cercando nell’elenco dei dottorandi dell’università: http://www.univ-paris1.fr/recherche/page-perso/page/?tx_oxcspagepersonnel_pi1[uid]=e09g9ki00zg
Se la salviamo domenica 31 luglio 2016 potremmo dire che la pagina sia stata creata in quella data? Assolutamente no!
A proposito dell’elenco dei dottorandi dell’Université Paris 1, l’elenco presente nel sito ha un url che è stato salvato su Web.Archive in diverse date tra cui una nel 2013:
Ecco il salvataggio del 1 luglio 2013, indovinate chi c’è?
Insomma Rosario, se ti affidavi così sicuro a Web.Archive prima adesso cosa penserai? Questa cosa mi ricorda veramente Google Street View.
Altre info utili
Nel numero di maggio 2013 del magazine “Vies de famille” (PDF) a pagina 14 c’è una foto di Valeria Solesin e il riferimento all’Université Paris 1:
Cette année, la Cnaf a attribué deux bourses doctorales de recherches (dotées de 15 000 euros chacune) à Valeria Solesin, de l’Université Paris 1, pour son projet de thèse intitulé Un ou deux enfants ?
Nel sito Caf.fr è presente un altro documento (PDF) con le informazioni a pagina 11 riguardanti Valeria Solesin e il suo lavoro presso l’Université Paris 1:
Centre de recherches critiques sur le droit (Cercrid) ; à Valéria Solesin, pour son projet de thèse Un ou deux enfants ? Une analyse des déterminants de la fécondité en France et en Italie sous la direction d’Alexandre Avdeev, université Paris-1, Centre de recherche de l’institut de démographie ;
Le informazioni evidenziate combaciano con quelle presenti nel profilo dell’Université Paris 1:
-Projets de recherche :
Un ou deux enfants ? Une analyse des déterminants de la fécondité en France et en Italie
-Sujet de thèse :
La France et l’Italie sont deux pays qui s’opposent à l’égard de la fécondité et de l’activité féminine. L’indice conjoncturel de fécondité est de 2 enfants par femme en France contre 1,4 en Italie. Quant au taux d’emploi, il est supérieur à la moyenne européenne dans le premier pays mais inférieur dans le second. À la lumière de ces différences, une comparaison des comportements de fécondité entre ces deux pays s’avère intéressante. Il s’agira d’étudier l’impact d’une première naissance sur l’activité des femmes pour s’intéresser ensuite aux intentions de fécondité des couples ayant déjà un enfant. Pour ce faire, on recourra à une approche à la fois quantitative (à partir des enquêtes Generations and Gender Survey, Familles et Employeurs pour la France et Indagine Campionaria sulle Nascite pour l’Italie) et qualitative, par entretiens auprès de couples français et italiens afin d’interroger la question de la conciliation famille-emploi.
–Directeur de thèse :
Alexander Avdeev
Concludo così:
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