Il 24 agosto 2016 alle ore 17:24 il seguente post sulla pagina Facebook di Giorgia Meloni:
Quando accadono tragedie come quella che nella notte ha colpito la nostra Nazione si pone sempre il problema di dove reperire le risorse per la ricostruzione. Credo che il compito di tutti noi sia fare la propria parte per dare una mano, al di sopra delle divisioni e delle polemiche.
Allora faccio una proposta al governo, in particolare a Renzi e Padoan: attualmente il jackpot del Superenalotto è a 128,8 mln. Blocchiamo il concorso da subito o dalla prossima estrazione nel caso in cui nessuno dovesse vincere e destiniamo quei soldi alle popolazioni colpite dal terremoto per i soccorsi, il sostegno alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che sono sopravvissuti ma hanno perso tutto. Dimostriamo concretamente che l’Italia è al loro fianco
Tutti parlano di Giorgia Meloni, ma in realtà a parlare per primo pubblicamente di questa proposta fu Antonio Boccuzzi del Partito Democratico, come riportato dall’articolo del 24 agosto 2016 pubblicato alle ore 15:23 dal titolo “Boccuzzi, Pd: “Jackpot Superenalotto a 130 milioni, destiniamolo alle zone colpite dal sisma”“:
“Il jackpot del Superenalotto ha raggiunto la cifra di 130 milioni di euro. Non è possibile attraverso un provvedimento (urgente) destinare anche parte di quella cifra alle zone colpite dal terremoto?”. E’ la riflessione che Antonio Boccuzzi, deputato Pd e supestite della strage della Thyssen a Torino, ha pubblicato oggi ai social network.
“Una norma primaria
(legge, decreto legge) può ‘rivedere’ momentaneamente – afferma – le regole di distribuzione dei premi, a fronte di un evento straordinario. Non so se è una sciocchezza, e conoscendo la strumentalità con cui spesso si leggono le proposte verrà indubbiamente bollata e attaccata, ma penso possa essere utile”. Boccuzzi precisa che “l’idea originale è condivisa con un gruppo di amici, io mi sto occupando della fattibilità”.
Sarebbe una bella idea, parliamo di una bella cifra con cui si potrebbero fare tante cose, tuttavia lo rimane esclusivamente per il mondo del populismo. Boccuzzi e la Meloni dovrebbero sapere che il Superenalotto è gestito da una società privata e non pubblica, cioè la Sisal. Già questo è un grosso errore perché non è possibile interferire in tale modo con un’azienda privata.
C’è un altro problema: il jacktop è formato dai soldi scommessi dai giocatori, quindi vige una sorta di “contratto” proprio tra loro e la stessa società privata che gestisce il montepremi. In pratica, se mai il Parlamento decidesse per assurdo di devolvere il jackpot si andrebbe a mettere le mani sul denaro di coloro che lo hanno speso per vincere il “gioco d’azzardo”.
L’unica cosa possibile da fare è quella di devolvere la somma che viene normalmente girata da Sisal allo Stato, siccome è di fatto un’azienda privata con concessione di Stato.
Anche la pagina Facebook “Zona grigia” aveva condiviso l’iniziativa pubblicando la seguente immagine il 25 agosto 2016 (ne riporto il testo contenuto all’interno della stessa):
Il jackpot del superenalotto è di 128.800.000 €. Facciamo in modo che questa somma vada alle zone colpite dal terremoto . Chiediamo allo “stato” solidarietà e non solo parole .. chiediamo che questi soldi siano donati x aiutare chi in questo momento sta vivendo questa tragedia .. Se sei d’accordo con me, copia e incolla questa richiesta sulla tua bacheca
NON POSSIAMO DESTINARE AD UNA SOLA PERSONA UNA SOMMA CHE POTREBBE AIUTARE CONCRETAMENTE MIGLIAIA DI FAMIGLIE DISPERATE
Su Change.org è stata lanciata anche una petizione, inutile anch’essa.
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