Il 25 agosto 2016 il sito amatoriale “Attivistam5snews.blogspot.it” pubblica un articolo dal titolo “Truffa e abuso d’ufficio: la Corte Europea condanna Romano Prodi” superando le 4 mila condivisioni Facebook:
Romano Prodi è stato condannato dalla Corte di Giustizia Europea per azioni compiute quando era Presidente della Commissione(Truffa e abuso d’ufficio) e nessuno dei media importanti nazionali, sia della carta stampata che soprattutto della TV, sempre pronti a guardare nel letto dei politici, ne ha fatto cenno? Queste le motivazioni di condanna espresse dalla Corte a carico del Prof. Prodi: 1 – aver fornito al Parlamento Europeo notizie false e non documentate; 2 – aver emesso comunicati che mettevano in dubbio l’onorabilità di alti dirigenti che non si erano sottomessi alle sue imposizioni; 3 – aver tentato di ostacolare la giustizia. I fatti che hanno portato alla condanna risalgono al 2002-2003 e si riferiscono a una contorta vicenda relativa all’Eurostat, innescata dalla lettera di una funzionaria che si riteneva discriminata. L’inchiesta è iniziata per capire se tali irregolarità fossero state effettuate su iniziativa di dirigenti o addirittura dallo stesso responsabile della Commissione, Prodi.
È cominciato così il rimbalzo delle responsabilità, nonché la “fughe di notizie” – questo afferma la sentenza – depistate verso giornali amici. Proprio per la paura di rivangare anche questioni irrisolte del passato (gli scheletri nell’armadio: Iri, Nomisma), Prodi ha pensato bene, da far suo, di chiudere con un colpo di mano gli Istituti, ma, non avendo elementi per mandare a spasso un migliaio di persone li ha destituiti tutti dai loro incarichi, tenendoli a non fare nulla fino alla pensione!
In Italia questi si sarebbero trovati un secondo lavoro, e comunque tutti a ringraziare il benefattore che paga senza far fare niente; ma all’estero, qualcuno dal senso civico sviluppato e con un sano amor proprio, si sente discriminato e sottostimato… e si lamenta.
Col suo modo di fare credeva di passarla franca, padroncino anche all’estero, ma, fortunatamente, da quelle parti sanno bacchettare le mani come agli studentelli presi con le mani nella marmellata, anche se si tratta di Professoroni.
Non è comunque “farina del sacco” del sito “Attivistam5snews.blogspot.it”, infatti trovo una notizia simile in un articolo del 2012 del sito amatoriale Dietrolequintee.wordpress.com dal titolo “Prodi condannato dalla Corte di Giustizia Europea , ma non si deve sapere !“. Al contrario dell’articolo di Attivistam5news.blogspot.it, non vengono citati i reati di truffa e abuso d’ufficio:
Romano Prodi è stato condannato dalla Corte di Giustizia Europea per azioni compiute quando era Presidente della Commissione e nessuno dei media importanti nazionali, sia della carta stampata che soprattutto della TV, sempre pronti a guardare nel letto dei politici, ne ha fatto cenno?
La fonte di Dietrolequintee.wordpress.com sarebbe il sito Nocensura.com in un articolo del 2011, ma questo venne cancellato (salvato su Web.Archive) e smentito dall’articolo dal titolo “Prodi Condannato: Le Cose Non Stanno Così” sempre su Nocensura.com:
Nei giorni scorsi abbiamo riportato la notizia, diffusa da numerosi blog (l’avevamo ripresa da un testo di Roberto Pepe di “Italia chiama Italia”) che Romano Prodi sarebbe stato condannato dalla Corte di Giustizia Europea:
A seguito di un susseguirsi di email e commenti discordanti tra loro, riguardanti la questione, abbiamo approfondito la vicenda: in realtà, non è stato condannato PRODI ma la Commissione Europea, da lui presieduta (1999 – 2004)
la sentenza che condanna la C.E. si trova qui:http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:62005A0048:IT:HTML
dobbiamo rilevare come il nome di Romano Prodi non sia mai citato nel documento.
Cercando tal “Roberto Pepe” e “Italia chiama Italia”, trovo il suo articolo del 2009. Non provo particolare simpatia per Noncensura.com, ma questa volta mi fa davvero piacere veder un loro articolo di smentita su quanto hanno precedentemente pubblicato e rimosso.
Sarebbe il caso che il gestore del sito “Attivistam5snews.blogspot.it” rimuovesse il suo articolo.