Ha causato non poche polemiche il tweet della Regione Marche pubblicato alle ore 12:51 del 27 agosto 2016, basta leggere anche l’articolo de La Stampa dal titolo “Farmaci omeopatici ai terremotati, bufera sulla Regione Marche“.
Riporto lo screen del tweet con la mia gentil risposta:
Regione Marche: #Marche #terremoto Da domani, con presidio ad Acquasanta Terme, verrà garantita la distribuzione di farmaci omeopatici
Io: @RegioneMarcheIT quindi distribuite acqua e zucchero?
La polemica riguarda due aspetti:
- l’omeopatia, fin troppo considerata come una “medicina”;
- l’uso del denaro pubblico per diffonderne l’uso.
In merito alle critiche scientifiche contro l’omeopatia riporto quanto scritto da Salvo Di Grazia, in arte Medbunker, in un articolo dal titolo “Guida illustrata all’omeopatia“:
Gli omeopati, negli anni, si sono lanciati in spiegazioni talvolta fantasiose altre volte che pescano a piene mani da parti della fisica e della chimica sperimentale. Termini come “energie”, “fisica quantistica” o “cluster” sono ormai di casa nel variegato mondo dell’omeopatia. Peccato che gli omeopati per primi non sappiano nemmeno di cosa stiano parlando perchè altrimenti basterebbe un esperimento fatto bene per dimostrare come esistenti le loro teorie. Le basi teoriche dell’omeopatia sono del tutto assurde: si sommistra una sostanza che provoca un sintomo per curare una malattia che provoca lo stesso sintomo (ipotesi non dimostrata e senza senso) e per fare questo si somministra un granulo di zucchero che non contiene nulla e quindi non provocherà alcun sintomo, per questo motivo il mondo quantico delle particelle subatomiche è strano, l’omeopatia è stupida.
Consiglio anche la lettura degli articoli del mio amico Rino Conte, che ricopre la cattedra di Chimica Agraria presso l’Università degli Studi di Palermo, pubblicati da Laputa.it (“Omeopatia, una pratica esoterica senza fondamenti scientifici“) e da Debunking.it (“Omeopatia: le reazioni sul falso mito della memoria dell’acqua“):
La medicina omeopatica fa parte della nostra storia scientifica. È stato un modo per cercare di dare spiegazioni in un momento preciso del nostro tempo, quando le conoscenze biochimiche erano ancora agli albori e la delucidazione del metabolismo umano di là da venire. Non si può far finta che non sia esistita, ma certamente lo sviluppo e l’evoluzione delle conoscenze scientifiche hanno reso obsolete le trovate metafisiche di Samuel Hahnemann. Molte altre teorie sono apparse e poi scomparse nel corso della storia della scienza ed oggi le ricordiamo solo per il ruolo che hanno svolto nel contesto storico in cui sono nate. L’azione del tempo le ha rese obsolete e prive di significato. Oggi l’omeopatia può essere considerata, senza tema di smentita, solo una pratica esoterica priva di ogni validità scientifica e come un ramo secco nell’immenso albero delle nostre conoscenze.
La Regione Marche ha risposto alle critiche con il seguente comunicato nella propria pagina Facebook:
Farmaci omeopatici offerti gratuitamente da Ospedale di Pitigliano, come gia’ a L’Aquila
In merito alla distribuzione di farmaci omeopatici agli sfollati, la Regione Marche precisa che sono offerti a titolo completamente gratuito dall’ospedale di Pitigliano, come già avvenuto durante il sisma dell’Aquila. I farmaci saranno distribuiti ai pazienti che ne faranno richiesta, senza nessun aggravio per il sistema sanitario regionale. È attivo infatti un presidio di due camper farmacia per la distribuzione gratuita di tutti i farmaci tradizionali. Polemiche inutili fatte da chi cerca visibilità invece di lavorare a favore delle persone in difficoltà. Lo rende noto l’ufficio stampa della Regione Marche.
Insomma, la Regione Marche non spenderebbe neanche un euro e parla dell’offerta da parte dell’Ospedale di Pitigliano della Regione Toscana, ritenuto “il primo ospedale di medicina alternativa“:
In Toscana è nato il primo ospedale di medicina alternativa. La Regione Toscana ha infatti stanziato nei mesi scorsi 100.000 euro per la realizzazione del primo ospedale di medicina integrata.
A questo scopo è stato scelto l’Ospedale Petruccioli di Pitigliano, in provincia di Grosseto, dove è possibile curarsi con agopuntura, fitoterapia, omeopatia e medicina tradizionale cinese accanto alla medicina classica.
Ecco lo screen del sito dell’Ospedale e il testo riportatovi:
L’attività del Centro di Medicina Integrata dell’ospedale Petruccioli di Pitigliano è iniziata dal mese di febbraio 2011; essa prevede l’utilizzo della medicina ufficiale in maniera integrata con le medicine complementari normate dalla Regione Toscana (agopuntura, omeopatia) nella cura di alcune patologie diffuse nella popolazione (patologie respiratorie, gastrointestinali, dermatologiche, allergie, asma, malattie reumatiche, negli esiti di traumi e di ictus, nell’ambito della riabilitazione ortopedica e neurologica, dolore cronico, per contenere gli effetti collaterali della chemioterapia in oncologia e nelle cure palliative).
La mia risposta al comunicato della Regione Marche è stato la seguente (anche via Twitter):
Immagino che l’ospedale di Pitigliano abbia ricevuto gratuitamente i prodotti “acqua e zucchero”.
Posso in parte capire soltanto una cosa, ossia che i cittadini delle Marche colpiti dal sisma vogliano le loro “medicine” per “sentirsi meglio” lasciandosi andare all’effetto placebo, ma non venitemi a dire che si tratta di vere medicine. Ritengo tuttavia che un ente pubblico non debba dare risalto a tale pratica.
Ai complottari e dubbiosi che parlano dei guadagni di “Big Pharma” pongo una domanda molto, ma molto semplice: non avete mai pensato quanto guadagnano nel vendervi acqua e zucchero?
Vi lascio al video dei miei amici Luca Sadhaka e Luca Menichelli:
Aggiornamento 30 agosto
In un articolo di Wired arriva una chiara spiegazione, dovuta e mai fatta dalla Regione Marche:
Tuttavia per la vicenda dei terremotati le cose stanno andando un po’ diversamente, come ha spiegato a Wired la dottoressa Simonetta Bernardini, responsabile del Centro di medicina integrata di Pitigliano. Interpellata telefonicamente, ha chiarito che il servizio offerto ai terremotati “è a costo zero per il Servizio sanitario nazionale, poiché quattro aziende [case produttici di rimedi omeopatici, ndr] si sono messe a disposizione fornendo gratuitamente i prodotti; inoltre i medici e i farmacisti impegnati in questa distribuzione stanno operando come volontari“.
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