Correva l’anno 2015, era il 9 gennaio e la ferita dell’attentato alla sede di Charlie Hebdo era ancora fresca, ma qualcuno aveva pensato di prendere per i fondelli gli italiani con questa falsa copertina:
![La falsa copertina](https://i0.wp.com/www.davidpuente.it/blog/wp-content/uploads/2016/09/charlie-hebdo-italie-merde.jpg?resize=312%2C395&ssl=1)
![La falsa copertina](https://i0.wp.com/www.davidpuente.it/blog/wp-content/uploads/2016/09/charlie-hebdo-italie-merde.jpg?resize=312%2C395&ssl=1)
Il post su Facebook c’è ancora oggi, nella pagina “Faina – Surplus Killing“:
!["Tutti pronti a difendere Charlie Hebdo, ma ecco cosa pensavano dell'Italia. (copertina del num. 1179)"](https://i0.wp.com/www.davidpuente.it/blog/wp-content/uploads/2016/09/falsa-copertina-charlie-hebdo.jpg?resize=487%2C546&ssl=1)
!["Tutti pronti a difendere Charlie Hebdo, ma ecco cosa pensavano dell'Italia. (copertina del num. 1179)"](https://i0.wp.com/www.davidpuente.it/blog/wp-content/uploads/2016/09/falsa-copertina-charlie-hebdo.jpg?resize=487%2C546&ssl=1)
(copertina del num. 1179)”
Alla fine era un pessimo fotomontaggio, ideato usando come base una copertina del 2011:
![La copertina che hanno usato come base per la bufala](https://i0.wp.com/www.davidpuente.it/blog/wp-content/uploads/2016/09/Charlie-Hebdo.jpg?resize=470%2C624&ssl=1)
![La copertina che hanno usato come base per la bufala](https://i0.wp.com/www.davidpuente.it/blog/wp-content/uploads/2016/09/Charlie-Hebdo.jpg?resize=470%2C624&ssl=1)
Per comprendere meglio basta vedere le parti superiori delle copertine:
![Entrambe presentavano la scritta "Les «indignés» de New York, par Cabu"](https://i0.wp.com/www.davidpuente.it/blog/wp-content/uploads/2016/09/copertine-confronto.jpg?resize=500%2C700&ssl=1)
![Entrambe presentavano la scritta "Les «indignés» de New York, par Cabu"](https://i0.wp.com/www.davidpuente.it/blog/wp-content/uploads/2016/09/copertine-confronto.jpg?resize=500%2C700&ssl=1)
Per la pagina Facebook era “satira“:
La mia è satira (o una semplice trollata, scegliete voi) nei confronti di tutti quelli che da qualche giorno si sono magicamente scoperti amanti di Charlie Hebdo e difensori della satira. Gente esaltata che sull’onda dell’indignazione popolare vede una stronzata fatta in 5 minuti con Paint e non perde nemmeno due secondi a verificare se sia vero o no, ma si affretta a sparare sentenze a caso, a giudicare e pontificare.
A distanza di un anno, dopo un 2015 e buona parte del 2016, penso di poter dire la mia a proposito: questa per me non è Satira, è una bufala e non serve a niente se non a far cascare i creduloni.
Se qualcuno voleva far odiare Charlie Hebdo agli italiani non c’era bisogno di un falso, un anno dopo hanno fatto tutto loro, soli soletti. Comprenderete, visti i precedenti, perché bisognava confermare che la recente vignetta era vera.
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