Circola l’ennesima lettera bufala, diffusa in stile “Catena di Sant’Antonio”, sul terremoto del 24 agosto e la vignetta di Charlie Hebdo (ne ho parlato in diversi articoli). La riporto di seguito, condivisa il 5 settembre 2016 dalla pagina Facebook “Più in là dell’Universo” (ancor prima da PasoDJ):
Ciao Charlie,
sono A…… ho 9 anni e in quella “lasagna” ho perso tutto.. ? Ho perso la mia bellissima mamma e il mio forte papà.. Quella notte ero solo, avevo paura. Era buio e sentivo urla e pianti. E non sentivo l’odore buono della lasagna come quella che preparava la mia nonna…
Sai? Mi dispiace aver visto quella vignetta.. Però ti racconto qualcosa di bello! Sono arrivate qui tante buone persone.. Tante mani hanno scavato e hanno estratto vivi più di 215 amici! Charlie! Sai tu quante sono 215 vite?!! Il mio popolo in pochi giorni ha raccolto più di 15 milioni di euro.. Hanno mandato qui tantissime cose.. Pensa che ad un certo punto non c’era più spazio per metterle!! Pensa sono venuti anche in moto ad aiutarci! Ci hanno costruito delle tende e ci cucinano sempre cose buone.. Mi hanno promesso che mi costruiranno una scuola e tante case nuove.. E non è come dici tu! Qui la mafia non c’è.. Il mio era un piccolo vecchio bellissimo paese nel centro della nostra vecchia e stanca Italia. Ma il cuore del mio popolo è grande grande!
Però di una cosa sono contento. Si, sono contento di non essere francese, di non essere nato in un paese che permette ad un giornale di prendere in giro le vite di 294 persone, delle loro famiglie, di una nazione intera. Non vivo in uno stato che ha dei poliziotti che fanno entrare un grande camion bianco a tutta velocità in un’area pedonale… E poi sai che ti dico?! Almeno io dopo aver fatto la cacca mi posso lavare il culettto! Voi no! Tiè!
Vas te faire encule #Charliehebdo ! Votre satire indigne mettre dans le cul !
Cit.
non condividete ma fate copia ed incolla sulle Vostre bacheche che arrivi da quei coglioni.
Un testo complesso, argomentato ed eccessivo per un bambino o una bambina di 9 anni. Così come la falsa lettera della bambina di 7 anni chiamata Annalisa, non vi sono riscontri se non tramite le condivisioni Facebook e qualche sito che raccoglie l’hashtag riportato (#Charliehebdo).
Non possiamo dire con certezza da chi abbia avuto origine, ma la lettera è un insieme dei commenti negativi diffusi in questi giorni sulla vignetta e sul settimanale francese, tutti ordinati e associati ad un/a bambino/a per renderla virale (quando si parla di bambini gli utenti social iniziano a perdere la testa).
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