Il “Giornalismo 2.0” è una bruttissima citazione dell’ex direttore de L’Unità Erasmo D’Angelis che avevo criticato in un mio precedente articolo:
Non avete pensato ad una rettifica quando la Raggi vi ha smentito?
«No, perché non è un’operazione politica, ma è giornalismo 2.0».[…]
Ha fatto bene a pubblicare una «bufala»?
«Il web ha modificato profondamente il giornalismo, sui siti e sui social gira di tutto».
Insomma, un ex direttore di giornale che giustifica la pubblicazione di una bufala nella propria testata, la morte del giornalismo. Poi ti capita di vedere siti come “Socialbuzz.it” che pubblicano un articolo dai contenuti parzialmente veri, ma le parti falsate lo rendono virale in un determinato contesto.
Siamo in piena bufera Raggi e il comune di Roma, i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle sono infuriati, chi contro la Raggi per aver nascosto l’indagine alla sua assessora, chi contro Di Maio per aver detto che non capisce le email, chi invece li difende nonostante tutto come facevano in passato piddini e berluschini con la scusa del “possiamo sbagliare, gli altri sono peggio, guarda che schifo”, senza considerare che una prima macchia può portarne un’altra a suon di giustificazioni. Comunque, in tutto questo disordine c’è chi sfrutta l’indignazione del momento, in particolare quella dei grillini che puntano il dito nei confronti degli “altri”, pubblicando un articolo l’undici settembre 2016 dal titolo clickbait “Il Giornale “Le Monde” DISTRUGGE Renzi:“Corruzione, mafia, droga e scandali, questo è il PD”“:
“Corruzione, mafia, droga e scandali”. Ecco quello che pensa la stampa Francese di Matteo Renzi e del PD.
Durissimo attacco de giornale “le Monde” a Matteo Renzi e al suo partito, questa mattina, che riporta quanto segue: “Simone Uggetti, sindaco di Lodi, arrestato per manipolazione d’asta; Tony Bonafede, consigliere municipale di Siracusa, arrestato per possesso di 16 chili di marijuana e 3,5 di hashish; Stefano Graziano, consigliere regionale della Campania, inquisito per associazione mafiosa: in comune questi tre amministratori locali hanno di essere membri del Partito democratico,il Pd guidato Matteo Renzi”.
“Questi scandali – scrive il corrispondente quotidiano francese Le Monde – in aggiunta a quello che ha portato alle dimissioni della ministra dello Sviluppo industriale Federica Guidi, non potevano cadere in un momento peggiore per il giovane primo ministro italiano: di fronte alla resurrezione del demone della corruzione nella politica italiana, Renzi e’ costretto a giocare in difesa.
“L’ondata di scandali sollevati dalla magistratura – prosegue Le Monde – ha fornito munizioni alle opposizioni di destra e di sinistra, come la Lega Nord ed il Movimento 5 stelle, che soffiano sul fuoco della diffidenza degli elettori verso l’intera classe politica; mentre all’interno del Pd ha alimentato in molti il sospetto, simile a quello che Berlusconi agitava quando era lui sotto il fuoco delle inchieste giudiziarie, che una parte della magistratura sia contraria a Renzi e voglia contribuire a farlo cadere”.
Secondo Le Monde quindi, sembra evidente che la “favoletta” politica di Renzi stia volgendo verso la fine,ed è questione di mesi.
L’articolo è stato condiviso, come immaginavo, nel noto gruppo Facebook “Club Luigi Di Maio” (di cui ho parlato in diverse occasioni):
Oltre 2 mila condivisioni in meno di 24 ore, ma vediamo quando ha pubblicato l’articolo Le Monde:
Prénom: Renato; nom: Soru. Ancien président de la région Sardaigne et fondateur de Tiscali, condamné mercredi 5 mai en première instance à trois ans de prison pour évasion fiscale. Prénom : Simone ; nom : Uggetti. Maire de Lodi, une petite ville de Lombardie, mis en détention mardi 3 mai pour manipulation des procédures d’appel d’offres. Prénom : Tony ; nom : Bonafede. Conseiller municipal de Syracuse (Sicile), arrêté le 29 avril en possession de 16 kg de marijuana et 3,5 kg de haschich. Prénom : Stefano ; nom : Graziano. Conseiller régional de la région de Campanie, mis en examen le 25 avril pour association mafieuse. . Leur point commun? ils sont membres du Parti démocrate (PD, centre gauche) dirigé par le premier ministre, Matteo Renzi.
Pour le chef de gouvernement, ces affaires ne pouvaient tomber plus mal. Certes, aucun de ces élus ne fait partie de sa garde rapprochée. Mais, en tant que secrétaire du PD, il doit répondre de leurs agissements. Ayant pris les rênes du parti en 2014 sur la promesse d’envoyer « à la casse » les apparatchiks et de rompre « avec les habitudes douteuses » du passé, le…
Passiamo ad un altro esempio, ossia l’articolo del 7 agosto 2016 dal titolo “ENRICO MENTANA esce allo Scoperto: I TG Trattano da schifo il MOVIMENTO 5 STELLE!“:
Come ormai da tempo sappiamo, tutti i TG si scagliano contro il Movimento 5 Stelle per infangare il lavoro che stanno facendo.
Enrico Mentana ha rilasciato un’intervista in merito a questo accanimento.
Nell’articolo viene condiviso il video con l’intervista citata:
Il video, però, venne pubblicato il 6 aprile 2015, niente a che vedere con la situazione attuale relativa agli scandali di Roma.
Interessante l’operazione di Socialbuzz.it, il quale spaccia un articolo del 5 maggio come pubblicato l’undici settembre 2016 e un video dell’aprile 2015 come pubblicato nell’agosto 2016, lo scopo è estremamente chiaro da parte del “blog di informazione indipendente“, che per fortuna non è una testata giornalistica, ma poco importa agli utenti che bevono tutto ciò che leggono da qualunque sito, purché sia a loro favore (il portafogli dei gestori di quei siti ringrazieranno).
Molti utenti non guardano le date degli articoli che condividono, non li controllano nemmeno, e vi assicuro che l’errore non viene commesso solo da una parte (parlo dei simpatizzanti del Movimento 5 Stelle, ma anche di coloro che li criticano). La cultura della verifica viene sopraffatta dal desiderio di avere ragione a tutti i costi.
Del resto cosa ci si poteva aspettare da un sito che si fa chiamare Socialbuzz.it il quale slogan è “perché Social si nasce ma Buzzurri si diventa“.
bużżurro s. m. e agg. [etimo incerto]. – 1. s. m. (f. -a) Nome che si dava in Toscana ai montanari che scendevano dal cantone dei Grigioni e dal Canton Ticino a vendere castagne arrostite, dolciumi, ecc. A Roma dopo il 1870 furono così chiamati gli Italiani delle regioni settentr., specialmente Piemontesi, che vi presero residenza per il trasferimento della capitale. In seguito il termine è passato a significare persona rozza, zotica: sei proprio un b.; comportarsi da buzzurro. 2. agg. Di persona, modi, comportamenti e sim., sgarbato, grossolano, rozzo: maniere, parole un po’ b.; gente b.; e io ero contenta che il corpo di figlio morto ci aveva una tomba vera scavata di roccia. Ma l’antichi romani b. e ignoranti hanno chiuso la tomba (Ascanio Celestini).
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