Lo dicevo in pagina che sarebbero arrivati i soliti commenti. Dalla pagina Facebook di Repubblica sono bastati 10 minuti, ripeto, 10 minuti per leggere il disagio.
Ecco alcuni esempi:
Federica: “96 anni ,una vita da mantenuto e dovrei commuovermi per la sua dipartita?”
Simone: “Un massone in meno! Colui che ha svenduto la nostra sovranità alle multinazionali finanziarie-bancarie facendoci entrare nella organizzazione criminale dell’ Eurozona.”
Nicolas: “Minkia era ora che ne crepasse qualcuno di questi parassiti di merda prima ho poi dovranno morire di certo non sono immortali queste zecche…”
Giuseppe: “Ogni tanto muoiono anche loro…….il problema è che campano fin 95 anni….”
Rudi: “Un distruttore dell’Italia se ne va…. Ora aspettiamo gli altri”
Roberto: “Era ura, una pensione d’oro in meno”
Enrico: “Un Senatore a Vita in meno a rubare denaro pubblico. Non vedo l’ora tocchi a Napolitano!”
Leggo già qualcuno che sostiene siano commenti dei simpatizzanti del Movimento 5 Stelle. I commenti sono tanti, non penso che siano tutti dei grillini e non voglio neanche sapere attualmente se quelli sopra riportati lo sono oppure no, ma reputo probabile che vi sia qualcuno tra i tanti pubblicati online, visto l’andazzo in certi gruppi Facebook, ma ricordo che Beppe Grillo stimava Ciampi:
9 luglio 2008: “Ve lo immaginate voi Pertini che firmava una legge che lo rendeva immune dalla giustizia italiana? Ma io non mi immagino neanche Ciampi, non riesco neanche a immaginarmi Scalfaro a fare una cosa così.”
3 aprile 2014: “eri un condannato in via definitiva ha chiesto e ottenuto di essere ricevuto dal presidente della Repubblica. Che messaggio viene dato al Paese? E questo sarebbe possibile in Gran Bretagna, Germania o Francia, o anche in Italia con Pertini o Ciampi? La risposta è ovviamente no.”
Anche i simpatizzanti di Beppe Grillo, nel 2012, non consideravano Ciampi tra i peggiori, piuttosto vicino a Pertini:
44,050 persone hanno partecipato al sondaggio sul peggior presidente della Repubblica. Ben 23.400, il 53%, hanno espresso la loro “preferenza” per il presidente in carica Giorgio Napolitano. A debita distanza si piazza Cossiga con 8010 voti, il 18%, e Scalfaro, votato 6574 volte, con il 15%. Da segnalare il 9% di Leone che raccoglie quasi 4000 voti. A seguire nell’ordine Ciampi, Pertini, Saragat, Segni, Gronchi, De Nicola ed Einaudi.
Ci troviamo tristemente di fronte a persone che gioiscono e augurano la morte che, chiariamo, non è reato, ma moralmente riprovevole. Questa è la società, non ci sono scuse e giustificazioni che tengano.
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