Mi tocca riprendere in mano una bruttissima citazione dell’ex direttore de L’Unità Erasmo D’Angelis che avevo criticato in un mio precedente articolo:
Non avete pensato ad una rettifica quando la Raggi vi ha smentito?
«No, perché non è un’operazione politica, ma è giornalismo 2.0».Vuol dire che non si fanno più verifiche?
«Voglio dire che la comunicazione social punta molto sulla quantità e sulla velocità. Sono sicuro che anche il Corriere.it avrebbe caricato il video».Ma lei non crede che potevate controllare?
«La somiglianza è oggettiva e i social pieni di “smanettoni” che segnalano foto e video. Questo è accaduto».Ha richiamato il responsabile del suo sito?
«No, perché ha fatto bene a pubblicare quel video».Ha fatto bene a pubblicare una «bufala»?
«Il web ha modificato profondamente il giornalismo, sui siti e sui social gira di tutto».
Personalmente odio, e profondamente, questa giustificazione che, di fatto, distrugge il vero obiettivo del giornalismo.
Questa mattina mi giunge una segnalazione alquanto curiosa, una foto scattata alla pagina 19 del quotidiano Il Tempo che riporta la storiella del giapponese che avrebbe picchiato 5 rom:
L’articolo si trova soltanto nella versione cartacea del quotidiano.
La prima domanda d’obbligo è: di quando è quel giornale? La data è importante! Infatti, verificando nello shop online del quotidiano, ritrovo l’articolo a pagina 19 dell’edizione del 10 settembre 2016, il giorno dopo la pubblicazione della bufala da parte del sito bufalaro News24Roma.
Riporto di seguito il testo e lo screen dell’articolo de Il Tempo:
Presidiano le biglietterie e molestano i viaggiatori di passaggio alla stazione. Obiettivo: sfilare il portafogli o strappare la borsetta. Ma per una volta ai rom che delinquono quotidianamente a termini è andata male. Non sapevano che il marito della loro «vittima» era un campione di arti marziali.
È accaduto l’altro giorno, quando un gruppo di cinque zingari ha circondato una coppia di turisti giapponesi, di regola i più appetibili perché considerati più «indifesi» contro furti e rapine, quasi del tutto inesistenti nel loro Paese. Si sono avvicinati a Yoshihiko Kano e alla consorte e li hanno minacciati per ottenere da lui il borsello che conteneva portafogli e telefonino e la borsa di lei. Kano, campione di Ju Jitsu, è rimasto fermo,immobile. Fino a quando il più grosso del gruppo di malviventi lo ha preso di petto e ha cercato di strappare la borsetta alla moglie, che nel tentativo di resistere al furto, è caduta rovinosamente sul pavimento dello scalo ferroviario. Allora è scattato come un fulmine. Il campione di arti marziali ha utilizzato prese e proiezioni, calci e pugni e, come un novello Bruce Lee, saltando da una parte all’altra, ha messo a tappeto alcuni degli aggressori. Due di loro, terrorizzati, si sono dati alla fuga a gambe levate. Tre, invece, erano ridotti così male che son stati trasporrai in ambulanza al pronto soccorso del policlinico universitario «Umberto I».
Il coraggioso lottatore di Ju Jitsu, un’arte marziale molto diffusa in Giappone insieme al Judo e al Karate, è stato fermato per il reato di lesioni aggravate.
Un articolo molto più corposo rispetto al sito bufalaro, con una piccola differenza: il nome del presunto lottatore è cambiato da “Yoshihiko Kamo” a “Yoshihiko Kano“. La datazione incerta, “l’altro giorno“, farebbe pensare che non ci sia stata fatta alcuna verifica, del resto l’articolo del sito News24Roma scrive solo “questa mattina” e non riporta alcuna data precisa della pubblicazione dello stesso, data riconducibile soltanto leggendone il codice HTML:
<meta property=”article:published_time” content=”2016-09-09” />
<meta property=”article:modified_time” content=”2016-09-09” />
I precedenti
Già in passato ho assistito a pubblicazioni di articoli da parte di testate giornalistiche basati su storie provenienti dal Web. Era successo in passato con Il Mattino e Il Giornale, così come altre testate giornalistiche nei propri siti online, con la storia di un fantomatico ristoratore cinese scoperto nella sua macelleria clandestina dove preparava la carne di cane per il suo ristorante, una bufala ben architettata dai proprietari del sito Corriere del Corsaro.
È bene conoscere le fonti, all’epoca il sito che diffuse la bufala della macelleria cinese clandestina era il sito “Notiziarioeuropeo” ospitato su Altervista.org, un siterello amatoriale con grafica scadente, che già in passato aveva diffuso altre bufale (ad esempio la falsa morte di Clint Eastwood). L’autore della beffa? Il Corriere del Corsaro.
Il sito News24Roma.com
Come dicevo in precedenza, a diffondere la bufala del giapponese a Roma Termini fu il sito News24Roma.com, che avevo trattato per altre bufale pubblicate al suo interno. Qualche esempio:
- Inviati 10.000 uomini della protezione civile russa per aiutare l’Italia
- Renzi: “Quando l’Italia subirà un attentato provvederemo a chiudere le frontiere”
- Roma: cerca di lavargli il vetro a forza, l’automobilista scende con il Cric e lo manda in ospedale
- Renzi: “No alla violenza, costruiremo più moschee per venire incontro all’Isis”
Adesso voglio farvi notare la grafica attuale del sito, quella della pubblicazione della bufala del giapponese:
Sinceramente, ma voi credereste ciecamente ad una roba del genere? Potrete rispondermi che la grafica non conta, e va la potrei anche dare per buona solo se il sito non fosse proprietà del noto “Corriere del Corsaro”:
Volete saperne un’altra? Avete presente l’email usata e pubblicata nella pagina Facebook News24Roma?
L’email romanews24@gmail.com è la stessa usata dal noto sito bufalaro e acchiappalike Rollingstone.altervista.org di cui avevo parlato in passato. Ecco la pagina dove è riportata l’email:
Sei interessato a questo dominio? Scrivici a: romanews24@gmail.com
Gian Marco Saolini (Corriere del Corsaro) e i suoi sono davvero bravi a far arrivare le loro bufale persino nelle testate giornalistiche, già in passato si vantava di ciò (lo screen sotto riguarda il caso della macelleria cinese):
Gian Marco Malvagio Saolini: “ma poi hai visto come ci hanno ricamato sopra?!?!?!?!? pensa che mongoloidi, io davvero sono sconvolto, l’ho pubblicata stanotte, mi sono svegliato stamattina l’avevano ripresa tutti i giornali.
Alla fine? Il giapponese ha picchiato i rom oppure no?
Per gli scettici, una delle prime cose che si potevano fare era controllare la pagina Facebook della Questura di Roma che solitamente pubblica i fatti più eclatanti, come quello del 7 settembre 2016 avvenuto a Roma Termini:
#ROMA. #STAZIONE #TERMINI: RAPINATORE SERIALE CATTURATO DALLA #POLIZIADISTATO
Si è reso responsabile, dall’inizio di agosto, di diverse rapine compiute nelle zone circostanti lo scalo ferroviario di Roma Termini.
Obiettivi dell’uomo, “munito” sempre di armi da taglio, erano preferibilmente cittadini stranieri.
34 anni, di origini somale e senza fissa dimora, il rapinatore è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dagli agenti della Polizia Ferroviaria dopo l’ennesimo reato consumato nei pressi del sottopassaggio di via Cappellini, ai danni nella circostanza di un ragazzo italiano.
A tradirlo l’impianto di videosorveglianza della stazione, che ne ha immortalato la fuga, permettendo agli investigatori di riuscire attraverso l’estrapolazione di diversi fotogrammi e la successiva attività di individuazione fotografica eseguita dall’ultima vittima, di individuarlo e bloccarlo nei pressi di piazzale di Porta San Lorenzo.
Al momento del fermo portava con sé diversi coltelli, sia a scatto che a serramanico, compatibili con quelli descritti dalle vittime.
Dagli accertamenti finora eseguiti il 34enne sarebbe coinvolto in vari episodi criminosi della stessa tipologia, nonché in scippi e furti.
Roma 7 settembre 2016
Pensiamo anche al caso del 26 agosto 2016 dove un turista straniero venne aggredito proprio a Termini:
#ROMA.#TERMINI CERCANO DI DERUBARE UN #TURISTA MA FINISCONO IN #MANETTE.
Nel pomeriggio di mercoledì scorso, a bordo di un treno diretto a Civitavecchia, avevano avvicinato un crocerista statunitense e con la scusa di aiutarlo a riporre le valige nell’apposito alloggiamento, avevano cercato di sottrargli del denaro dalle tasche.
Il viaggiatore, resosi conto di ciò che stava accadendo, richiedeva richiesto l’intervento di una pattuglia del Settore Operativo della Polizia Ferroviaria che rintracciava le due giovani donne, pregiudicate per reati specifici, traendole in arresto con l’accusa tentato furto aggravato in concorso.
Roma 26 Agosto 2016
L’ultimo caso dove venne citato un turista giapponese risale al 13 gennaio 2016:
#ROMA. CONTROLLI #ANTIBORSEGGIO SUI MEZZI PUBBLICI. LA #POLIZIADISTATO BLOCCA DUE GIOVANISSIMI ROM CHE AVEVANO APPENA BORSEGGIATO UNA TURISTA SU UN AUTOBUS DELLA LINEA 64
Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Trevi, impegnati nei controlli sui mezzi pubblici a seguito del potenziamento dei servizi voluto dal Questore D’Angelo, a bloccare le due giovanissime borseggiatrici, che a bordo di un autobus della linea 64 avevano appena “alleggerito” del portafogli una turista giapponese.
La vittima, in compagnia della figlioletta, stava transitando con il mezzo pubblico nelle adiacenze di piazza Venezia quando le due ragazzine rom, agendo simultaneamente, sono passate all’attacco, l’una spingendola nella ressa per distrarla, l’altra aprendole la borsa e sfilandole il portafoglio, contenente svariate banconote in valuta statunitense e coreana.
Le due giovani, minori di 14 anni, sono state segnalate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni ed affidate ad un Centro di prima accoglienza mentre il maltolto, recuperato, è stato riconsegnato alla turista borseggiata.
Roma, 13 gennaio 2016
Vi pongo una semplice domanda: mandano in stazione Termini 5 energumeni Rom anziché i soliti minorenni? Vi state dimenticando di come operano.
La bufala all’estero
Tra le segnalazioni arrivate via email ho riscontrato che il mio articolo è stato citato in Giappone e in Romania (dove ne han parlato anche su altri siti tra cui Evz.ro, Dcnews.ro, Timisoarastiri.ro e Stiripesurse.ro).
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