SATIRA Storia dell’architettura: riconosciuto ufficialmente lo stile neocalabrese

Dal 23 gennaio 2018 il mio blog non ha più banner pubblicitari e viene sostenuto dalle vostre donazioni che potete inviare qui: https://www.paypal.me/DavidPuenteit

Il 18 settembre 2016 una pagina Facebook chiamata “Lo Statale Jonico” pubblica la seguente immagine con la seguente descrizione:

statale-architettura

Storia dell’architettura: riconosciuto ufficialmente lo stile neocalabrese.

La pagina pubblica la foto di un edificio alquanto assurdo, che sembra crollare da un momento all’altro. Si tratta di una struttura costruita in Calabria? No, ma prima di tutto conosciamo la pagina Facebook in questione leggendone le sue informazioni pubbliche:

lo-statale-jonico

Descrizione breve: “Per l’emancipazione della satira in Calabria.”

Descrizione lunga: “Meridionalisti con il sorriso.”

Mission: “La satira come presa di coscienza, la dissacrazione come consapevolezza, l’ironia come arma di denuncia.”

Una pagina satirica, infatti la foto in realtà non è quella di un edificio calabrese, bensì tunisino. A spiegare tutto è un articolo dell’Huffpost tunisino del 9 settembre 2016:

La photo de la maison anarchique de Kerkennah a fait le tour d’internet, et a même débarqué sur une page new-yorkaise.

Les internautes tunisiens se sont alors rués vers la page ARCFLY, une page d’architecture et design américaine, qui avait repris la photo “Réalité Vs Design”, publiée par le designer Maher Halouani qui avait eu l’idée de créer un modèle 3D de la maison tout en corrigeant ses “malformations”.

Sur la page, les avis des commentateurs divergent, certains ont pris la défense des propriétaires de la maison tandis que d’autres les ont critiqués, car pour eux, rien ne justifie l’anarchie.

Capita, purtroppo, che qualche utente non capisca cosa stia realmente condividendo e soprattutto da dove:

redazione-fabio

Fabio: “L’Italia. La patria del Bello e dell’Armonia Rinascimentale. Passare con il Napalm. Poi un’atomica.”

Maria: *ride*

Fabio: “cosa c’è da ridere?”

Questo capita a molti, purtroppo. Bisognerebbe sempre leggere le informazioni delle pagine. Tempo fa capitava con Lercio, con il tempo le cose sono un po’ cambiate (non del tutto, ma un netto miglioramento).

AGGIORNAMENTO ore 14:29

Il sito Maghrebnews.org e il sito Sayidaty.net riportano il post Facebook della proprietaria della casa tunisina:

houda-090916-1

In seguito ha cambiato nome, ecco il post con nome e foto attuali (l’orario è diverso per il semplice fatto che lo screen sopra riportato è stato fatto da un utente con fuso orario diverso dal nostro – un ora di differenza):

post-attuale

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.