Il 26 settembre 2016 il Blog “Lecronacheanimali” pubblica un articolo dal titolo “Riparbella (PI) – Conigli appesi alla facciata della chiesa per spaventare i piccioni“:
Non mi sono ancora ripresa dalla notizia del gatto usato per creare una borsa, che poco fa mi imbatto in quest’altra: a Riparbella, in provincia di Pisa, hanno avuto la brillante idea di appendere dei poveri conigli alla facciata di una chiesa per spaventare i piccioni.
Come potete vedere dalle foto (prese da quotidiani locali, ai quali va il mio sentito grazie) i corpi dei poveri animali dondolano a testa in giù, appesi per la zampe…
Uno spettacolo quanto mai macabro e, soprattutto, privo di alcun senso logico, almeno per me! Da quando i piccioni sono spaventati dai conigli? Chi è il genio zoologo che è giunto a tale conclusione e chi il genio ideatore della localizzazione funambolica di questi piccoli animali, colpevoli solo di essere già morti, impagliati e quindi usati come “spaventa…piccioni”?
Tra l’altro, beffa tra le beffe, sembra che gli autori del fatto non possano neanche essere puniti se realmente gli animali, nel momento in cui sono stati appesi, erano impagliati. E ci mancava pure che li appendessero da vivi!
Chi si era allarmato troppo sappia che gli animali appesi erano già impagliati, erano già morti, a dirlo è la stessa autrice del blog. A confermare l’accaduto è stato lo stesso parroco di Riparbella, don Bruno Chiavacci, in un articolo del 26 settembre pubblicato da Quinewscecina.it in cui spiega la situazione:
RIPARBELLA — “La situazione è stata subito caotica, è così quando con le persone non ci si parla direttamente. Dopo il caos che si era creato su Facebook abbiamo subito tolto i conigli appesi. Ci saranno stati al massimo un’ora” ha il tono pacato don Bruno Chiavacci, parroco di Riparbella. Il prete insieme ai suoi parrocchiani sta cercando da tempo una soluzione al problema piccioni: “Stanno rovinando il campanile, in più i loro escrementi ricoprono completamente le scale. E’ una situazione problematica. Non sappiamo come fare”. Una soluzione adottata in altri posti potrebbe essere quella dell’utilizzo di poiane ammaestrate che in poche sedute si installano nei luoghi preferiti dei piccioni allontanandoli a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda la polemica scoppiata per i conigli appesi a testa in giù sulla chiesa don Bruno Chiavacci ha spiegato: “Ci avevano segnalato questa possibilità e abbiamo provato. Un contadino ne ha ammazzati tre e li abbiamo fatti impagliare. L’esperimento è durato solo un’ora perché siamo una famiglia e non vogliamo urtare la sensibilità di nessuno“.
Un pessimo suggerimento, quello dato al don e ai parrocchiani, che si son visti coinvolti nella bufera social.
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