Davvero la Raggi ha contattato un’associazione Anti-banche? Fa tremare Roma? Grillini, sveglia!1!1!!

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[aggiornato al 7 aprile 2017]

Un numero sempre crescente di condivisioni per un articolo pubblicato questa mattina, oltre 10 mila in poche ore. Parlo dell’articolo dal titolo “Associazione ANTI – BANCHE: La Raggi Fa TREMARE Roma!” pubblicato dal sito filo-grillino-clickbait Socialbuzz.it:

Il sindaco di Roma Virginia Raggi avrebbe annunciato di voler controllare tutti i contratti bancari del comune di Roma, chiedendo l’aiuto della Deciba, l’ associazione anti-banche attiva in Italia.

Sotto la lente della Deciba potrebbero finire tutti i contratti bancari del comune di roma, come anticipato in precedenza e le municipalizzate come ATAC.

Se ciò dovesse avvenire, sarà una vera e propria svolta per il comune di Roma che negli ultimi anni ha accumulato debiti che vanno oltre il miliardo di euro.

La Deciba si dice disponibile a mettere in atto tutte le procedure e a fornire la massima disponibilità per far venire a galla tutte le irregolarità che sono state compiute negli ultimi anni e far pagare chi fino ad ora ha sfruttato il comune di roma solo per i propri interessi.

L’articolo continua, diviso in 5 pagine da ricaricare (i banner pubblicitari ringraziano), ma l’articolo del 30 settembre pubblicato da Socialbuzz.it non è altro che una buffonata.

Questa stravagante storia venne diffusa diversi mesi fa da diversi siti, tra i primi il sito complottaro Veritanwo.altervista.org con l’articolo del 24 giugno dal titolo clickbait “Incredibile, il neosindaco Raggi contesta i debiti del Comune di Roma!“, ma lo stesso ammette che è una grossa balla:

Incredibile, il neosindaco Raggi contesta i debiti del Comune di Roma

Il nuovo sindaco Virginia Raggi ancora prima di insediarsi al Campidoglio ha annunciato di aver conferito all’associazione Deciba, la più attiva e vincente associazione anti-banche operante in Italia, l’incarico di passare al setaccio tutti i contratti bancari in essere del Comune di Roma e delle municipalizzate, come Atac, azienda dei trasporti che ha debiti superiori al miliardo di euro. I periti e gli avvocati di Deciba controlleranno se, come avviene in molti casi, i contratti bancari del comune, siano gravati da anomalie ed irregolarità, che determinano un aumento non dovuto delle somme che il Comune ha restituito e deve restituire.

Ovviamente, quanto sopra scritto, non è accaduto. Almeno per ora. Però è possibile che divenga realtà, se l’opinione pubblica, e gli attivisti pentastellati che sostengono le nuove amministrazioni, si muoveranno per far si che questo avvenga.

Sarebbe bellissimo svegliarsi una di queste mattine, e leggere un articolo come quello riportato sopra. Sarebbe meraviglioso, sarebbe una svolta epocale. Ma questo “sogno”, è realizzabile, se il nuovo sindaco di Roma, Virginia Raggi, e gli altri sindaci pentastellati decideranno di farlo diventare realtà, come hanno la possibilità di fare e come auspichiamo caldamente.

L’articolo è talmente “eccezionale” che il sito dell’associazione Deciba pubblica un articolo sul proprio sito dal titolo “Beppe Grillo: sindaci del Movimento 5 Stelle controllate i rapporti bancari nei comuni“:

Dalla rete parte questa iniziativa

Incredibile, il neosindaco Raggi contesta i debiti del Comune di Roma

Il nuovo sindaco Virginia Raggi ancora prima di insediarsi al Campidoglio ha annunciato di aver conferito all’associazione Deciba, la più attiva e vincente associazione anti-banche operante in Italia, l’incarico di passare al setaccio tutti i contratti bancari in essere del Comune di Roma e delle municipalizzate, come Atac, azienda dei trasporti che ha debiti superiori al miliardo di euro. I periti e gli avvocati di Deciba controlleranno se, come avviene in molti casi, i contratti bancari del comune, siano gravati da anomalie ed irregolarità, che determinano un aumento non dovuto delle somme che il Comune ha restituito e deve restituire.

http ://veritanwo.altervista.org/incredibile-neosindaco-raggi-contesta-debiti-roma/

Alcuni piccoli comuni hanno decisione di contattare l’Associazione D.E.C.I.BA allo scopo di controllare i rapporti bancari,l’associazione realizzato la proposta della rete ufficializzando l’invito sia al nuovo Sindaco di Roma Virginia Raggi sia Chiara Appendino Nuovo sindaco di Torino .

Bufala o realtà non importa,la questione è seria,questo tipo di controllo potrebbe portare grandi risorse alla cittadinanza,auspichiamo dal BLOG DI BEPPE GRILLO UN TITOLO SIMILE

SINDACI DEL MOVIMENTO 5 STELLE CONTROLLATE I RAPPORTI BANCARI NEI COMUNI

Questo è possibile farlo,basta deciderlo,molti lamentano il fatto che il Movimento 5 stelle sia solo protesta,noi vogliamo pensare che sia proposta e soluzione,ecco un’ottima iniziativa popolare .

C’è un botta e risposta, visto quanto riportato anche nel sito del “Movimento Revolution“.

Si, soltanto un’iniziativa che il sito VeritaNWO diffonde per far tante belle visite al proprio sito, ma non c’è niente di vero! 

 

Chi c’è dietro l’associazione Deciba?

I sostenitori di Beppe Grillo dovrebbero conoscere il presidente di questa associazione, il signor Gaetano Vilnò.

Gaetano Vilnò (Foto: Panorama)
Gaetano Vilnò (Foto: Panorama)

Bastano due secondi di Google per scoprire che faceva parte del Movimento 5 Stelle, ma avrebbe denunciato Beppe Grillo per averlo cacciato. Ecco l’articolo di Panorama del 21 novembre 2012 dal titolo “Io, il primo fra gli “epurati”, ora denuncio Grillo“:

E’ considerato lo scissionista, il “papa nero” del Movimento. E’ stato lui il primo, infatti, a dissentire con il “verbo” di Beppe Grillo, arrivando persino a sfidare l’ex comico mettendo in piedi un nuovo movimento che accoglie i grillini delusi, dal nome che è tutto un programma: Revolution.

Ma nonostante siano passati già passati oltre tre anni dalla sua “cacciata” dal Movimento 5 Stelle, in quella che le cronache ribattezzarono come la “faida parmigiana”, Gaetano Vilnò, nato a Parma 39 anni fa, agente finanziario, a suo dire continua a pagare le conseguenze di quella scissione. E gli strascichi si manifestano soprattutto via web – l’habitat naturale dei grillini – dove il dissidente continua a ricevere ancora oggi ingiurie e minacce. E ora per Beppe Grillo, il proprio blog visitatissimo (almeno 170mila accessi al giorno), rischia di essere un boomerang. Da parte di Vilnò, infatti, proprio in virtù della diffusione capillare del sito, è arrivata una maxi querela con richiesta danni da 300mila euro.

Ne parlò anche Giornalettismo nel 2013 con l’articolo dal titolo “Chi sono gli autori del sito che vuole “liberare” i 5 Stelle“:

Si chiamano Movimento Revolution e tra loro c’è Gaetano Vilnò, conosciuto anche come Massimo Dini e, da oggi, pure come “Pinco Pallino”. Sono infatti loro ad aver fatto i due siti www.senatori5stelle.it e www.deputati5stelle.it che nelle intenzioni dovrebbero “liberare” i parlamentari del MoVimento 5 Stelle.

Sempre su Giornalettismo viene riportata una nota del M5S dell’Emilia Romagna in merito alla sua cacciata:

“Apprendiamo dalla stampa che un gruppo di fuoriusciti del MoVimento 5 Stelle, uniti sotto il nome “movimento revolution”, si sia organizzato presentando un esposto all’Agcom, aprendo una crepa all’interno del MoVimento stesso. Precisiamo che non esiste nessun gruppo organizzato operante sotto il nome di “movimento revolution” benché meno composto da fuoriusciti del MoVimento 5 Stelle. Esiste invece un sito con tale dominio, gestito ad personam da Gaetano Vilnò, personaggio che purtroppo ben conosciamo da anni e che mai ha fatto parte del MoVimento 5 Stelle. Vilnò tentò nel 2009 di appropriarsi privatamente del logo M5S di Parma, con 3 anni di anticipo sulle elezioni comunali. Scoperto e segnalato dal Meetup locale, fu tempestivamente bloccato grazie all’intervento dello staff. Nel 2010, non trovando sponda nel gruppo che organizzava le liste alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, si candidò con la Destra di Storace. Durante la campagna elettorale si rese protagonista di diverse violazioni alle norme vigenti. Ci stupisce come i media possano dare credibilità ad un personaggio del genere, che mai ha avuto a che fare col MoVimento 5 Stelle.” MoVimento 5 stelle Emilia-Romagna

Da 1 a 10 quanto i grillini crederanno che la Raggi abbia contattato o contatterà l’associazione Deciba? Al momento è solo pubblicità.

 


Aggiornamento 7 aprile 2017

Il 6 aprile 2017 il Presidente di DECIBA, Gaetano Vilnò, annuncia attraverso il sito Movimentorevolution.it e il proprio canale Youtube di essere costretto a fare causa a Beppe Grillo, al Fatto Quotidiano e a un Blog che avrebbero menzionato il suo nome diffamandolo:

Queste le diffamazioni che verrano portate davanti alla LEGGE ITALIANA

http://www.beppegrillo.it/2012/09/spaccati_sarete.html

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/03/esposto-contro-5-stelle-lautore-ex-candidato-della-destra-di-storace/341294/

http://www.laretenonperdona.it/2015/03/28/gaetano-vilno-conosciuto-anche-come-massimo-dini-e-pure-come-pinco-pallino/

Possiamo credere nel Movimento o in Beppe Grillo,ma se non crediamo e cerchiamo la verità qualsiasi “fede” è inutile,qualsiasi “fede” deve essere messa in discussione,se questo non accade vengono creati ADEPTI pronti a tutto .

Il video:

Attenderò di sapere come andrà a finire questa storia e, una volta avuto news a riguardo, aggiornerò l’articolo come è giusto che sia.

 


 

“Usurati e ingannati”

Escludendo (in grassetto sottolineato – manca solo la carta bollata) per il momento l’associazione Deciba, vorrei proporre la lettura dell’articolo “Usurati e ingannati” de L’Espresso, pubblicato l’undici agosto 2016, dove viene spiegata una situazione legata proprio al mondo di certi “paladini anti-usura”:

In Rete sono centinaia i siti web che si definiscono “centri”, “movimenti”, “onlus” e offrono consulenze per ottenere i rimborsi dagli istituti di credito. A Roma e Milano piccoli e grandi studi legali si stanno buttando nel campo «perché in fondo si raccoglie parecchio, come vittorie e risarcimenti, nelle cause alle banche», spiega Roberto Marcelli, titolare di un noto studio di commercialisti di Roma e presidente dell’Associazione nazionale dei consulenti per i tribunali: «Quantomeno vendono spesso illusioni, però, questi soggetti, perché raramente raggiungono quanto promettono. Quando non offrono proprio dei pessimi servizi». «I ricorsi che arrivano a noi sono di frequente infondati», aggiunge Andrea Tina, professore alla Cattolica e consigliere dell’Arbitro della Banca d’Italia, a cui nel 2014 sono arrivate 11mila richieste di mediazione, di cui oltre 800 per usura (raddoppiate rispetto all’anno precedente): «Ci sono somme improprie, errori, perizie che si vedono esser state spinte, e scritte, da professionisti non “professionali”».

Per fermare l’ondata di cause senza basi alcuni giudici hanno iniziato a contro-denunciare per lite temeraria chi avanza pretese fantasiose. Il rischio è che a soffrirne, e a dover quindi risarcire di tasca propria, sia anche l’usurato. Doppiamente gabbato, così. La questione è così importante e opaca da essere stata sottolineata durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario da Maria Chiara Malacarne, presidente vicario del tribunale di Milano: «Anatocismo, interessi ultralegali, commissioni, valute fittizie: il succedersi delle riforme normative, spesso frammentarie e di non chiara comprensione quanto a contenuto e regime transitorio, in questo ambito, alimenta nuovo contenzioso, incidendo su giudizi in corso e rallentando il formarsi di orientamenti giurisprudenziali consolidati», ha detto.

Vecchia e nuova confusione si accumula fra i giudici. E fuori, sul mercato. A rimetterci, gli stessi: le vittime d’usura bancaria.

Insomma, il rischio è quello di passare dalla padella alla brace.

Il mio suggerimento? Se dovessi affidarmi a qualcuno lo farei con un legale di fiducia. Prudenza!

 

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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Regolamento in vigore dal 5 settembre 2016 - Aggiornato 26 agosto 2017.