Il 2 ottobre 2016 il sito Web-news24.com pubblica un articolo dal lunghissimo titolo “Briatore: “Bisogna privatizzare ospedali e scuole. Per questo al referendum voto SI” – Gino Strada: “10 mln di italiani non si curano perchè non se lo possono permettere” – “La Sanità deve essere gratuita e per tutti. Costa troppo? E allora tagliamo i profitti” !! Ora Vi è chiaro chi è per il SI e chi per il NO ??“, tanto lungo da avere il fiatone appena si finisce di leggerlo, ma che nel frattempo ha superato le 1700 condivisioni Facebook.
Anche l’articolo è molto lungo, la parte riguardante Briatore è un palese copia incolla dell’articolo del 29 settembre 2016 pubblicato da Blastingnews.com e dal titolo “Briatore: ‘Bisognerebbe privatizzare ospedali e scuole. Al referendum voto Sì’“, molto diverso da quel “Per questo al referendum voto SI” di Web-news24.com.
Le dichiarazioni e motivazioni di Briatore per votare SI al referendum
Essendo stato palesemente copiato e incollato, l’articolo è da suddividere per forza di cose nei cari “capitoli” con i quali è stato scritto: quella dove parla di sanità, quello dove parla delle aziende in africa e quella riguardo al referendum, tre discorsi staccati tra di loro. Ecco, infatti, la parte relativa al quesito costituzionale che andremmo ad affrontare:
“Al referendum costituzionale voterò Sì”
“Sul #referendum costituzionale voterò Sì perché c’è un programma sul turismo molto forte da parte del Premier Renzi e mi auguro che vinca anche le prossime elezioni. Se uno fa, non dobbiamo guardare se sta a destra o a sinistra. Non ho paura dei comunisti, ma comunque #Renzi non è certo il prototipo del comunista.”
Briatore non ha dichiarato che voterà SI al referendum perché bisogna privatizzare ospedali e scuole, bensì cita un interesse diverso: il programma sul turismo.
Gino Strada risponde a Briatore?
Assolutamente no. Vediamo il perché leggendo quanto riportato nell’articolo di Web-news24.com:
Il fondatore di Emergency in un post su Facebook interviene nel dibattito sul taglio ai costi del sistema sanitario: “Dieci milioni di italiani non possono permettersi un’assistenza adeguata, servono ospedali e non aziende”
“Dieci milioni di italiani non possono curarsi come dovrebbero perché non possono permetterselo”. Parte da questo dato l’analisi che Gino Strada ha affidato ad un post pubblicato sul suo profilo Facebook nei giorni in cui impazza il dibattito sull’opportunità dei maxi tagli alla sanità annunciati per dare respiro ai conti dello Stato: “Quanto deve costare la sanità?” si chiede il fondatore di Emergency: “A mio avviso, l’unica risposta intelligente (e carica di giustizia) è: quanto serve, quanto serve per curare al meglio le persone che ne hanno bisogno. Tutte. Idealmente, non un euro in più, né un euro in meno”.
Mi fermo qua con il riportare il testo dell’articolo, che continua, perché non è altro che un copia incolla dell’articolo de Il Fatto Quotidiano del 28 luglio 2015, cioè di un anno fa.
Web-news24.com non ha fatto altro che manipolare il titolo di Blastingnews per creare indignazione tra i votanti del NO e fare un paragone con le dichiarazioni di Strada del 2015, ma che non hanno nulla a che fare con il voto referendario. Non è su “chi vota cosa” che si decide il voto, ma sui contenuti sui quali i cittadini dovranno dare risposta.
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