Il 4 ottobre 2016 Il Messaggero pubblica un articolo dal titolo “La bulla prende in giro la ragazza con il cancro: sua madre le rasa la testa per punizione“:
Dopo aver saputo che sua figlia aveva preso in giro una compagna di classe con il cancro, non ci ha visto più e ha deciso di punirla pubblicamente, postando il filmato su Facebook.
In particolare la ragazza aveva preso di mira una coetanea, calva per colpa della chemioterapia. Così sua madre, venendo a sapere di tutto, ha afferrato una tagliacapelli elettrica e ha rasato tutti i capelli di sua figlia.
Nel video, pubblicato dalla mamma su Facebook, si sentono le urla e il pianto disperato della ragazza, probabilmente pentita per aver preso in giro la sua coetanea.
Il filmato, apparso sul social network, ha spaccato in due gli utenti: in molti hanno condiviso la punizione esemplare inflitta dalla mamma alla figlia, altri hanno condannato il gesto, giudicandolo troppo crudele.
In particolare, ad essere criticata è stata l’umiliazione pubblica alla quale è stata sottoposta la ragazza punita.
Come al solito le nostre testate nazionali corrono dietro alle “notizie” diffuse dal DailyMail, che aveva raccontato questa storia in un articolo del 3 ottobre 2016.
A diffondere la storia della bulla e il cancro è stata una pagina Facebook chiamata “Guardia Civil“, che dallo spagnolo ci farebbe pensare che si tratti della pagina Facebook dei “Carabinieri spagnoli” (non lo è affatto), in un post dell’undici giugno 2016 poi rimbalzato su diversi siti:
☆GCSDR
Su mama la rapo por hacerle bullying a una niña enferma de Cáncer. Aplaudimos la acción de la madre, un buen ejemplo.
Lo stesso video venne diffuso l’anno scorso e citato dal sito Cyberwarzone.com (citato da Snopes) in un articolo del 18 febbraio 2015 dal titolo “Mother shaves her daughter bald after seeing naked pictures of her daughter on Facebook“. In pratica, il video in questione veniva associato non ad una bulla, ma ad una ragazzina che dopo aver pubblicato sue foto nude via Facebook viene punita dalla madre.
Tuttavia, ancora ad oggi, non si ha una fonte certa dell’accaduto, quando è successo e dove, ma come spesso accade questo permette a molte persone di inventarsene una e diffonderla (eh già, soprattutto se un video del genere risulta virale).
Il video completo è pubblicato nella pagina Facebook di Cyberwarzone:
Se le nostre testate smettessero di copiare dal DailyMail, e senza un’adeguata verifica, il mondo dell’informazione ringrazierebbe, ma ormai siamo al giornalismo 2.0 dove l’importante è il click.
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