Il 2 ottobre 2016 il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, pubblica il seguente tweet:
Hasta la victoria siempre #mgp #giovanipadani @TheRealQuater
Repubblica Milano spiega bene la situazione:
Il Che Guevara ma su sfondo verde. E il tweet con il celebre motto: “Hasta la victoria siempre”. L’autore è un insospettabile, cioè il presidente della Regione nonché ex segretario della Lega Roberto Maroni. Il quale ha rilanciato un vecchio stickers dei Giovani Padani: il rivoluzionario argentino nel famoso ritratto di Alberto Korda con sopra la scritta “La rivoluzione ha cambiato colore”. In realtà Maroni di destra non è mai stato, anzi. In gioventù ha frequentato i circoli della ‘nuova sinistra’, in particolare di Democrazia proletaria, tutta quell’area che gravitava a sinistra del Pci. Poi l’incontro con Umberto Bossi e la folgorazione federalista. Alle elezioni padane del 1996, non a caso, Maroni fu a capo della corrente socialdemocratica della Lega (mentre Salvini stava nei Comunisti padani, ancora più a “sinistra”). Un po’ il gusto della provocazione è un po’ una mozione degli affetti, insomma, per il governatore.
Si, non è una novità che Roberto Maroni facesse parte nel suo passato del partito di estrema sinistra “Democrazia proletaria“, così come Salvini fosse comunista (da leggere ed ascoltare su La Zanzara):
“Sono stato capolista dei comunisti padani, ero comunista. Non rinnego nulla. E oggi faccio sempre battaglie dalla parte degli ultimi e degli operai e dei meno fortunati”. Lo dice Matteo Salvini, segretario della Lega Nord.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.