Il 19 ottobre 2016 il sito bufalaro Il Fatto QuotiDAINO pubblica un articolo dal titolo “Morto Bob Dylan. Il cantautore ci lascia dopo la vittoria del Nobel“:
Bob Dylan è morto. Se ne va il portavoce dei sogni della generazione degli anni ’60, imponente personaggio del “movement”, il movimento di protesta americano. Se ne va l’autore di album incredibili (Highway 61 Revisited, Blonde on blonde, fra tutti) proprio pochi giorni dopo l’assegnazione del Nobel per la letteratura da parte dell’Accademia di Svezia, quel Nobel che Dylan sembrava snobbare, rendendosi, di fatto, irreperibile, al punto che l’accademia stessa aveva smesso semplicemente di cercarlo.
A trovarlo morto nella sua villa a Malibù, in California, è stato l’amico di sempre Ermes Maiolica: “Il caro vecchio Bob era riverso sul letto. Fra le mani aveva una Reyno, che molto amava fumare da giovane. Se n’è andato così, senza salutare, nel suo modo ruvido e gentile al contempo. Ci mancherai vecchio”. I medici, prontamente giunti sul posto dopo la chiamata, hanno potuto far ben poco. L’uomo era già morto da alcune ore, molto probabilmente per un fulminante arresto cardiaco, come ci spiega il dottor Alvaro Porfido, a capo del reparto di cardiologia dell’ospedale di Malibù: “Appena giunto sul luogo del decesso, mi sono subito reso conto dell’accaduto, il polso ovviamente non c’era, il viso era livido, gli occhi fissi. Purtroppo è andata così”.
Poi, con le lacrime agli occhi, ci racconta: “Per me Dylan è stato come un padre, un profeta, una figura imprescindibile. Mi mancherà”. Parole commosse quelle del medico a cui, sicuramente, seguiranno quelle dei fan di tutto il mondo. Addio menestrello.
Smart debunking:
- Bob Dylan non è morto;
- Ermes Maiolica è protagonista della bufala;
- il dottore sarebbe Alvaro Porfido, il bufalaro “erede” di Maiolica;
- hanno preso l’occasione al balzo siccome non risponde alla chiamata del Nobel.
Avrà vinto il Nobel, ci basta come notizia “schioch”.