Il 20 ottobre 2016 la pagina Facebook “Avanguardia Nera” (quella vera, non l’imitazione troll “AvanguarTia Nera”) condivide un articolo abbastanza dubbioso:
Avanguardia Nera: “BELLO SCHIFO. . ( mauri )”
Stefania: “per sto contenitore di spazzatura..con la voce di rakkia ..schifo lei ..e la RAI…..”
Giovanni: “Che vergogna !”
L’articolo condiviso è quello pubblicato dal sito Rainews24.live il 17 ottobre 2016 dal titolo “La Rai aumenta lo stipendio delle Littizzetto, 100 mila euro a puntata, cioè 5 mila euro al minuto” (che ha superato le 11 mila condivisioni Facebook). Vi ricorda qualcosa il dominio del sito in questione? Quello dove venivano pubblicate le bufale del video porno di Virginia Raggi, del ragazzo morto per salvare un cagnolino abbandonato e del bambino ucciso e mangiato dalla madre a Brescia? Ebbene si, ci risiamo con l’ennesimo sito di Ermes Maiolica.
Ecco il testo dell’articolo bufalaro, che inizia già con una garanzia:
Di Ermes Maiolica
100 mila euro a puntata per interventi che non superano i venti minuti ogni volta. Significa 5 mila euro al minuto. Tanto costerebbero la parola, la sapienza, la figura, la comicità, il talento nientemeno che di Luciana Littizzetto, l’attrice piemontese ospite fissa dal 2005 di “Che tempo che fa”, la trasmissione in onda ogni fine settimana su Raitre. 5 mila euro al minuto di soldi pubblici per la caustica fustigatrice dei costumi altrui.
La notizia l’ha data il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, nell’aula di Montecitorio, durante il dibattito sul disegno di legge di riforma della Rai. Mentre il governo dava parere contrario ad un emendamento che voleva rendere pubblici tutti i compensi artistici superiori ai 900mila euro l’anno, l’ex ministro forzista ha preso la parola e ha snocciolato numeri e nomi.
Ha fatto l’elenco dei Paperoni della Tv, svelando stipendi da brivido per personaggi dello spettacolo che hanno costruito, negli anni, ricchezze e patrimoni. Brunetta, in particolare, ha fatto il nome dell’immancabile Fabio Fazio (che – a suo dire – “guadagnerebbe 20-25 milioni di euro in due o tre anni”), del giornalista Massimo Giannini (“900mila euro annui”) e della fustigatrice piemontese dei costumi nazionali, quella Littizzetto che per qualche minuto di battutine un po’ grevi e senza ormai grande acume, porterebbe a casa ben “100 mila euro a puntata”.
Una cifra blu, secondo Brunetta, soprattutto in tempi di canone da inserire nella bolletta Enel, diventando di fatto una nuova utenza fissa nel bilancio degli italiani.
Non è la prima volta, del resto, che Luciana viene criticata per i super compensi – super per dimensioni ma anche per proporzioni rispetto alla prestazione artistica. Già negli anni scorsi, si infiammò la polemica per i 700mila euro complessivi di cachet che avrebbe incassato per le due edizioni del Festival di Sanremo. Guadagni che la portarono, nel 2008, con una dichiarazione dei redditi di 1,8 milioni di euro, tra i primi 500 contribuenti italiani.
Soldi che la Littizzetto sa come gestire e amministrare. A farle il conto patrimoniale ci pensò, due anni fa, Stefano Filippi, del Giornale, che pubblicò una dettagliata inchiesta sul vero e proprio tesoro immobiliare della Littizzetto che possiederebbe ben 21 immobili (34 appartamenti, 16 garage e un deposito), quasi tutti intestati unicamente a lei, la stragrande maggioranza in Piemonte, nel paesino natale e a Torino.
In realtà Ermes non fa altro che copiare, incollare e modificare la cifra. Il testo circola dal 2015, come possiamo vedere dal sito Italiaora.retenews24.it nell’articolo dal titolo “2mila euro al minuto, compenso record per la Littizzetto Costa quanto un calciatore ma sono tutti soldi pubblici“, tema trattato anche da testate come Il Giornale e Il Secolo d’Italia.
L’admin della pagina Facebook “Avanguardia Nera” o ha pubblicato la bufala pensando fosse vera oppure l’ha pubblicata ugualmente pur di acchiappare “mi piace” e condivisioni, sempre e solo ai danni degli utenti presi per i fondelli. Ah, Mauri…
Non c’è solo Avanguardia Nera, anche Gazzettadellasera.com diffonde a sua volta la bufala ricopiandola pari pari. Dedicato a chi gestisce il sito bufalaro della sera:
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