Ad alimentare l’odio verso la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, interviene il sito Webitalia360.com con un articolo bufala dal titolo “Boldrini: “i tatuaggi sono segno di ignoranza, vanno banditi dai posti di lavoro”“, il quale ha superato le 49 mila condivisioni Facebook dalla sua data di pubblicazione del 2 novembre 2016:
Truce (BO): proprio stamattina a Truce in provincia di Bologna la emerita onorevole Boldrini ha espresso il suo parere riguardo alla piaga sociale dei tatuaggi.
In sindaco di Truce, Giano Crono, intervistato dal direttore del nostro giornale, il signor Gaetano Sbattiporta si è espresso molto negativamente su questo fronte.
A dire del sindaco Crono sono sempre più gli impiegati tatuati e questo secondo uno studio della clinica dermatologica di Porre (Modena) ha un’influenza molto negativa sulle performance degli impiegati.
Lo studio psicologico e dermatologico dell’istituto di Porre, fa notare come il tatuaggio sia ricollegato al fenomeno dell’analfabetismo funzionale. Comunicare con un disegno che rimane a vita sul corpo è sintomo, secondo i ricercatori di Porre di analfabetismo funzionale! Tant’è che c’è, non a caso, più o meno la stessa percentuale quanto di persone tatuate tanto di analfabeti funzionali nel nostro paese e la cosa non è affatto casuale. Questo è quello che ha dimostrato lo studio della dottoressa Lucca Ashtear (italiana di origini statunitensi) al centro di ricerca di Porre.
Il sindaco di Truce infatti è d’accordo con Laura Boldrini che durante il convegno in cui era ospite ha detto: “il tatuaggio è un simbolo di ignoranza, di arretratezza, un ritorno ad una società tribale di cafoni… per questo mi auguro che i musulmani possano portare civiltà. E’ una cosa che andrebbe bandita ovunque dalle spiagge ai luoghi di lavoro in generale”
E mentre l’onorevole Giano Crono, sindaco di Truce ha già messo una normativa per vietare gli impiegati tatuati in comune e nelle poste del suo comune, Laura Boldrini proporrà che questa legge sia promulgata l’anno prossimo in quanto non ne vuole sapere di vedere tatuati in parlamento.
E mentre, quindi, nel comune di Truce sono stati banditi i tatuaggi dagli uffici pubblici con tanto di multa correlata, questa legge potrebbe anche varcare i confini del comune ed essere promulgata in tutta Italia.
Secondo la Boldrini, dunque, il tatuaggio è simbolo di ignoranza.
Così si è espresso il sindaco di Truce a riguardo: “il tatuaggio? Aberrazione umana, disgustoso… belle ragazze che si rovinano la pelle con quegli obbrobri… mi stupisco sia diventato un fenomeno così di massa da analfabeti funzionali sono orribili e non meritano di essere visti in spiaggia… ora il mio comune non ha il mare ma se l’avesse li vieterei pure lì come fanno in Giappone dove sono vietati i tatuaggi in spiaggia e alle terme, paese dal quale prendere esempio”
Non ci vuole molto:
- non esiste alcun comune della provincia di Bologna che si chiami Truce;
- non esiste nemmeno Porre e un istituto dove sia stato pubblicato uno studio psicologico e dermatologico;
- Webitalia360.com non è una testata giornalistica e non ha un direttore di nome Gaetano Sbattiporta.
Stop qui, perché il nome Gaetano Sbattiporta non mi è nuovo. Infatti, è il presunto “giornalista” del sito bufalaro “Coriere della Sera” (si, “Coriere” con una “r”).
Ecco il disclaimer del sito in questione:
Questo è un sito creato da qualche mente malata in modo da fare un po’ di flame, fare un po’ di notizie vere, false chissenefrega ma farle.
In altre parole possono esserci sia cose vere che di menti malate, non fa differenza, basta scrivere qualunque minchiata ci venga in mente.
Bello vero?
In ogni caso decliniamo ogni responsabilità sui creduloni che credono ad ogni minchiata possibile immaginabile che passa in rete.
Un sito troll, in poche parole.
Infatti la bufala del sito Webitalia360.com è un palese copia incolla dell’articolo del Coriere della Sera (Coriere.net) pubblicato il 21 ottobre 2016 (superando appena le 500 condivisioni):
Capite, doppiamente, di chi stiamo parlando.
Il sito Coriere.net, inoltre, non ha un Whois oscurato e possiamo vedere il nome del suo proprietario: Andrea Tasinato.
Eccolo, infatti, che dal suo profilo Facebook si vanta della bufala:
Indirettamente ma sono finito ancora nei siti anti bufala
Non mi hanno menzionato ma la bufala è di mia invenzione.
Ora è menzionato, sarà contento.
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