Il 4 novembre 2016 il sito Riscattonazionale.it (e altri sitacci) pubblica un articolo dal titolo “Terremoto, Renzi lascia i vigili del fuoco senza cibo: parte una colletta dei terremotati per sfamarli“:
Questa storia sembra una barzelletta ma purtroppo è una triste e vergognosa realtà. Il governo Renzi e il commissario Vasco Errani lasciano i vigili del fuoco impegnati nel terremoto senza cibo e acqua. I cittadini sono costretti a fare una colletta per poterli sfamare, i vigili del fuoco per la sinistra contano meno dei clandestini che costano 35€ al giorno.
“Siamo il Vecchio Molino Casavecchia di Pieve Torina – epicentro della scossa 4.8 della notte scorsa, un paese fantasma n.d.r. – , una delle poche attività se non l’unica rimasta in piedi e attiva tra Muccia e Castelsantangelo sul Nera: dobbiamo sfamare oltre 150 vigili del fuoco a pasto e chi non ha più una casa. Non c’è più un negozio dove fare la spesa qui e i primi si trovano a Tolentino. Abbiamo bisogno di cibo: pasta, carne, verdure, sughi, bevande e caffè, bicchieri, piatti, posate di plastica . E magari di qualche mano in più! Aiutateci per favore”.
Sembra impossibile ma l’efficienza dei soccorsi dipende dalla fatica di due giovanissime ragazze che gestiscono un piccolo ristorante e che hanno finito i soldi per fare la spesa. “Siamo rimaste aperte – spiega Silvia Fronzi che è anche la cuoca – ma ora non ce la facciamo più. Non abbiamo un euro per sfamare questa gente e nessuno è venuto a chiederci come andiamo avanti. Per fortuna gli amici hanno fato partire questa gara di solidarietà e ci è arrivata un po’ di spesa,
Io mi arrangio a cucinare al meglio”. Tutto – racconta Silvia che mette a tavola due volte al giorno almeno duecento persone stipate in un ristorante che normalmente non va oltre i 40 coperti aiutata dalla sorella Serena e da mamma Stefania – è nato con una partita. “Quaranta vigili del fuco che stano facendo servizio a Pieve Torina sono venuti a vedere la televisione, noi avevamo aperto per dare un po’ di conforto a tre famiglie che sono rimaste senza casa, ma volevamo chiudere proprio perché si ripetono le scosse, perché siamo stanche e i pochi soldi che abbiamo li volevamo tenere per affrontare la nostra emergenza. I Vigili del Fuoco ci hanno detto che per loro sarebbe stato comodo venire a mangiare qui da noi perché il ristorante dove dovevano andare era a Fabriano. Io gli ho detto come Fabriano? Da qui sono almeno sessanta chilometri.
E loro mi hanno pregato: fai la convenzione così possiamo mangiare con meno fretta e ci riposiamo anche un po’”. Silvia ha accettato e ha fatto la convenzione convinta che il ministero le avrebbe saldato il conto giorno per giorno. Invece suo malgrado ha scoperto non solo che i vigili del fuoco da sfamare erano non i quaranta della prima sera, ma almeno 150, ma che i soldi li riceverà solo dopo una lunga trafila burocratica e dopo che saranno stati fatti tutti i controlli contabili.
“Così sono stata costretta a chiedere aiuto: io non ce la faccio a sostenere la spesa di quattrocento pasti al giorno non si sa per quanto tempo e anche la fatica di cucinare per tutte queste persone comincia a farsi sentire. D’altra parte non so come fare ora a dire di no a questi ragazzi che stanno dando l’anima per aiutarci, anche perchè ora i Vigili del Fuoco vengono qui anche da Visso, da Castelsantangelo. Siamo diventate la loro piccola casa, ma se non fosse stato per chi ci ha portato un po’ di spesa avremmo già chiuso e i vigili del fuoco sarebbero rimasti a digiuno”.
La fonte è l’articolo “Errani le costringe alla colletta per sfamare i vigili del fuoco” del sito Cronachemaceratesi.it, il quale pone critiche nei confronti di Vasco Errani, Commissario straordinario alla Ricostruzione delle aree colpite dal Terremoto del Centro Italia.
Leggendo l’articolo (per chi lo ha letto, anziché rimanere soltanto nel titolo) si comprende che le istituzioni non lasciavano i vigili del fuoco senza cibo ne acqua, infatti nel racconto di Silvia Fronzi (che gestisce il locale Il Vecchio Molino) si evidenzia che il luogo prefissato per il loro ristoro distava sessante chilometri dalla località di Pieve Torina, quindi molto scomodo e lontano. Gli stessi vigili, per evitare un viaggio lungo e stancante, hanno chiesto ai proprietari del locale di fare una convenzione che comunque verrà pagata.
Non solo, il 4 novembre la stessa Silvia Fronzi pubblica un post rivolto all’autore dell’articolo del sito Cronachemaceratesi.it:
Signor Carlo Cambi…. la prego di cancellare immediatamente questo articolo o di smentirlo…. io non ho mai nominato il signor Errani…. questi sono solo suoi pensieri e la prego di non coinvolgermi…. io ho un regolare contratto di convenzione con i Vigili e so che sarò pagata quando emetterò la fattura elettronica…. ho solo chiesto un aiuto per partire e per non dover chiudere la mia attività…. fortunatamente ho avuto riscontri disinteressati da persone gentilissime che non smetterò mai di ringraziare…. lei mi permetta è solo uno sciacallo che prende notizie e usa le persone per esprimere le sue idee….
Insomma, ci siamo capiti. Era meglio se Cronachemaceratesi.it non andava oltre l’articolo del 31 ottobre.
Bellissimo il post Facebook della pagina Il Vecchio Molino:
Dire GRAZIE sarebbe poco e riduttivo….grazie per aver reso possibile continuare ad impegnarci a dare un pasto a chi sta lavorando duro per i nostri paesini feriti…. perchè ci state aiutando a dare un lavoro anche a chi non lo ha più….. questo riaccende la speranza…. sappiamo che dobbiamo ripartire in qualche modo e sappiamo che ce la faremo perché non siamo soli…..questo ci fa capire che al mondo esistono ancora persone stupende…. che l’Italia è una stupenda nazione unita e che gli italiani sono persone con un cuore grande come una casa…. in questo momento così duro è importante sapere che ci siete…. ed è importante essere uniti….non riesco a ricordarmi i nomi di tutti…. scrivetelo nei commenti…. così che io possa, appena sarà possibile, sdebitarmi con voi…. perché credetemi state facendo davvero tanto tutti!!!! GRAZIE GRAZIE GRAZIE❤️! Da Tutto lo staff….
Ecco il video di Repubblica:
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