Il 7 novembre 2016 il sito bufalaro “Libero Giornale” (da non confondere con “Libero Quotidiano”) pubblica un articolo dal titolo “Grisù il cane che ha difeso la sua famiglia da una rapina ad opera di nordafricani sarà abbattuto per ordine del giudice” superando le 17 mila condivisioni Facebook:
Isola Ligure – Grisù è un cane lupo, che anche se l’espressione pare truce, in realtà è un giocherellone. Lo scorso 19 Luglio nell’abitazione dove risiede assieme ai suoi padroni, mentre tutta la famiglia era a dormire, Grisù ha sventato una rapina.
Verso le 3 del mattino 4 sconosciuti di origine nordafricana si sono introdotti nell’abitazione del signor Marco Parodi. In quel momento i coniugi Parodi erano a dormire, così come i 2 figli di 4 e 5 anni. Il fedele cane di famiglia stava dormendo al piano terreno della villetta, ma il suo fine udito gli ha permesso di sentire i rumori causati dall’effrazione.
Il Lupo senza esitare ha aggredito il primo nordafricano che ha messo piede in casa, lacerandogli completamente il polpaccio destro. L’uomo in seguito soccorso ha subito l’amputazione dell’arto.
Oggi il giudice di pace ha ordinato di abbattere il cane lupo: “l’animale si è dimostrato pericoloso per la collettività e per questo motivo deve essere abbattuto”. Sgomento in casa Parodi che hanno annunciato un immediato ricorso per cambiare il destino del loro fido compagno, ma ancor più dura la reazione delle associazioni animaliste che hanno dichiarato guerra contro la sentenza.
Ecco lo smart debunking:
- Isola Ligure? Sicuri?
- Nessun riscontro dalle testate giornalistiche o siti non bufalari riguardo ad un fatto del genere a luglio 2016;
- nessun riscontro dalle testate giornalistiche o siti non bufalari riguardo alla presunta sentenza;
- bisogna sempre ricordare che Libero Giornale è un sito che si spaccia per satirico, ma che in realtà è una fogna del web. Leggete il suo disclaimer.
Ovviamente chi doveva diffondere ulteriormente la bufala? Il sito fogna Gazzetta della Sera con l’articolo intitolato “Il cane che ha difeso la propria famiglia da una rapina sarà soppresso, il giudice lo condanna a morte” usando come fonte il sito che si spaccia per satirico (questa non è satire, rendetevene conto una volta per tutte).