Vi ricordate la storia della casetta di legno regalata alla famiglia di agricoltori ad Amatrice? Ne avevo parlato in un precedente articolo dove spiegavo la situazione che si era creata, precisando il fatto che non volevano demolirla ma rimuoverla:
Il 26 settembre 2016 il sito Notixonline.com pubblica un articolo dal titolo lunghissimo “Video-choc Amatrice: gli regalano una casa, lo sfregio dei vigili, lo obbligano a demolirla ed attendere 6 mesi per quelle della protezione civile, magari frutto di qualche tangente“.
[…]
La “censura Renziana” è così potente che SkyTG24 pubblica un servizio sull’arrivo della casetta e un servizio video molto completo sull’attuale vicenda:
Non si parla di demolizione, ma di rimozione. Purtroppo, terremoto o meno, l’abuso edilizio in questi casi rischia di creare non pochi problemi ai terremotati.
Ieri sono stato contattato via Twitter con una chiara richiesta:
@DavidPuente come è finita la storia di Luca Guerrini e la casa di legno donata ? Sai sviluppi ? Ciao
Sono andato nel sito dell’associazione dei ragazzi che si erano occupati di fornire l’abitazione agli agricoltori, “La Via del Sale Onlus“, decidendo di contattarli tramite i loro account Facebook linkati nel loro sito:
Ho ricevuto risposta da Valerio Capraro, il vicepresidente, con una buona notizia:
Ciao David, la casetta è ancora lì e non verrà rimossa. Probabilmente in settimana ne consegneremo un’altra!!
Una risposta che conferma l’articolo del 3 ottobre del sito Letteradonna.it:
Tutto è bene quel che finisce bene, in una vicenda di cui ha parlato anche Luciana Littizzetto a Che tempo che fa il 2 ottobre. Il 23 settembre, a un mese dal sisma che ha colpito il Centro Italia, l’associazione La Via del Sale Onlus di Cittareale, paese del reatino diventato centro di smistamento per i beni di prima necessità destinati ai terremotati, era riuscita a consegnare una casetta di legno alla famiglia Guerrini di Faizzone, frazione di Amatrice. Poco dopo, però, la doccia fredda: «La mattina dopo un tecnico del Comune ha detto alla famiglia che il modulo abitativo era abusivo. Una comunicazione a voce, senza nessuna ordinanza, ma che faceva davvero pensare potesse essere rimossa», racconta Valerio Capraro, vicepresidente della onlus. Per fortuna, grazie all’accordo stipulato tra lo stesso Comune di Amatrice e la Protezione Civile, che fornirà i moduli abitativi provvisori alla popolazione terremotata, tutto si è risolto e così la famiglia Guerrini potrà continuare a dormire temporaneamente nella casetta acquistata grazie alla raccolta fondi.
I ragazzi stanno continuando a raccogliere fondi, come dimostra l’evento del 29 ottobre. Sul loro sito trovate ogni riferimento utile, anche per donare una somma e contribuire al progetto.
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