Mi segnalano un articolo dal titolo “La popolazione di Aleppo saluta la sconfitta di Hillary Clinton nelle elezioni”, pubblicato l’undici novembre sul sito della nota agenzia russa Sputnik nella sua versione in italiano:
La sconfitta di Hillary Clinton nelle elezioni presidenziali degli USA ha causato una sensazione di sollievo e di allegria tra tutti gli abitanti della martoriata città siriana di Aleppo, ha riferito il deputato della stessa città che siede nel Consiglio Popolare della Siria, Fares Shehabi, nel corso di una intervista con l’agenzia Sputnik.
Secondo lui, ci fu la Clinton dietro la creazione dei gruppi terroristi con la partecipazione dell’Ambasciatore USA a Damasco, Robert Ford, il quale mantenne i contatti con i leaders dei gruppi e li convinse a non dialogare con il governo siriano.
[…]
Fonte: controinformazione.info
L’opinione dell’autore può non corrispondere a quella della redazione.
Abbiamo Sputnik, un’agenzia d’informazione governativa russa, che riprende un articolo dal sito Controinformazione.info? Un sito che non è neppure una testata giornalistica e che allo stesso tempo prende le distanze dai contenuti degli articoli di cui non sono autori:
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Comunque, a parte che l’articolo in questione è firmato “Redazione” e quindi presumibilmente sarebbe di responsabilità del sito stesso, si tratterebbe della traduzione di un altro articolo pubblicato sul sito AL Manar in lingua spagnola:
La derrota de Hillary Clinton en las elecciones presidenciales de EEUU ha causado una sensación de alivio y alegría entre todos los habitantes de la ciudad siria de Alepo, dijo el diputado de la ciudad en el Consejo Popular de Siria, Fares Shehabi, en una entrevista con la agencia Sputnik.
[…]
Source: Sputnik
La fonte dell’articolo di AL Manar sarebbe Sputnik, ma qui finiscono i link. Di quale versione si tratti e in che lingua rimane soltanto scoprirlo, soprattutto se in quella araba non vi trovo traccia (la ricerca è stata effettuata cercando il nome del deputato siriano) e neppure nel profilo Facebook di Fares Shehabi (la pagina sembra lasciata a se stessa dal 4 novembre). Dov’è questa intervista?
Queste situazioni, sinceramente, le detesto. Un giro giro tondo di fonti molto curioso e dannatamente fastidioso.
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