Beppe Grillo e i “serial killer”. Se qualcuno esagera perché fate altrettanto?

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Di recente Beppe Grillo si è lasciato sfuggire una frase nei confronti del fronte del Sì al Referendum:

Abbiamo di fronte dei serial killer, persone che vogliono attentare alla vita dei nostri figli tra 20 anni.

Nella sua stessa pagina Facebook ho visto apparire immagini come questa, dove viene paragonato a sua volta come “serial killer” per via del suo triste passato:

foto-grillo-serial-killer-incidente

“Chi vota SI al Referendum è un serial killer”

È un serial killer #pluripregiudicato

Capisco benissimo che la frase detta da Beppe Grillo risulti essere estrema, del resto nei suoi spettacoli ed interventi passati ne ha sempre sparato qualcuna molto grossa pagandone le conseguenze, ma perché spararne una altrettanto grande nei suoi confronti? Inutile che vi ricordi il significato di “serial killer” e che il caso di Grillo riguarda un reato di altro genere (presumo che l’immagine dell’articolo di giornale sia stata prelevata da un articolo come questo).

In pagina mi avevano segnalato anche lo screen di questo curioso tweet associato all’account @FiduciaInRenzi:

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@cris_cersei @specchionero @lagrifogliere83 con voi grillini bisogna usare tortura e campi come in Cile, ai tempi del grande PINOCHET!

Sebbene non trovi riscontri tramite la il motore di ricerca di Twitter (potrebbe essere stato cancellato), tali affermazioni dette da parte di chiunque sono completamente fuori luogo.

Sono mesi che tengo d’occhio gruppi Facebook e le conseguenze relative alle bufale online. Ci troviamo di fronte ad un degrado civile da non sottovalutare, ma chi lo contesta deve stare attento a non fare la stessa fine. Spero che non ci si lasci trascinare troppo dalla esasperazione:

non-condivido
Un mio scambio di tweet con Riccardo, conclusosi in buona forma.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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