Quando l’ho visto non ci volevo credere. Ecco il tweet della deputata Carla Ruocco:
“Nessun vero rivoluzionario muore invano” #Fidel #Castro #Casaleggio
Nell’immagine condivisa dalla deputata grillina vediamo un Fidel Castro giovane accanto alla foto di Gianroberto Casaleggio. Veramente, non posso veder paragonato Gianroberto a chi ha represso la libertà d’informazione cubana. La storia l’hanno studiata? Sanno che cosa ha fatto Fidel Castro oppure no?
Vorrei ricordare il post del 2005 pubblicato da Beppe Grillo nel suo Blog in merito alla democrazia cubana. Il titolo, “Etica della repressione“, è molto chiaro:
A Cuba sta aumentando la repressione contro la libera informazione e i giornalisti, tra cui alcuni italiani trattenuti nei giorni scorsi dalle forze di polizia cubane prima di essere espulsi.
Reporters sans frontières, l’organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa e dei giornalisti sotto arresto, mi ha inviato una lettera scritta a Marco Tronchetti Provera lo scorso anno per una sua presa di posizione sulla partecipazione di Telecom Italia nell’operatore cubano delle telecomunicazioni ETEC SA, società grazie alla quale il governo cubano esercita la repressione della libertà di informazione in Internet e persegue gli oppositori.
E’ inconcepibile che un’azienda italiana possa partecipare alla repressione di un popolo, sia pur per via finanziaria.
Chiedo a Tronchetti di dimostrare cos’è veramente l’etica prendendo una posizione pubblica sulla repressione che avviene attraverso la compagnia ETEC SA da lui partecipata.
Altrimenti, invece di parlare di etica dell’informazione al convegno che si è tenuto a Borgo La Bagnaia, dovrà parlarci dell’etica della repressione.
Diranno ancora “Viva la revolución”? Già immagino le scuse dei soliti noti: “voleva intendere rivoluzionario nel senso buono”, mi domando quale riferendosi a Fidel.
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