Ci sono le consultazioni al Quirinale e si torna a parlare di Giorgio Napolitano e iniziano subito le teorie di complotto. Chiamato dal Presidente della Repubblica Mattarella, ecco come reagiscono gli utenti del gruppo Facebook “Club Luigi Di Maio” di fronte alla domanda (lecita, per carità) di una utente:
Amelia: “Perchè alle consultazioni, mattarella chiama anche napolitano? qualcuno lo sa?”
Ignazio: “Perché Mattarella prende ordini da napolitano”
Enzo: “Per far da tramite con i servizi segreti deviati”
Elisabetta: “Si fa sempre riferimento al capo mafia. È lui che da gli ordini….”
Maria: “Perché siamo in dittatura….”
Siamo ormai abituati a sentir parlare della bufala dei “Presidenti del Consiglio eletti dal popolo”, quando di fatto non vengono affatto eletti in tal modo secondo la Costituzione italiana (si, quella per la quale siamo andati a votare il 4 dicembre), che trovandoci di fronte alle consultazioni del Presidente della Repubblica dovremmo prepararci all’ennesima polemica.
Tornando a Napolitano, la risposta è molto semplice: è assolutamente normale che venga chiamato essendo ex Presidente della Repubblica (attualmente “Presidente emerito della Repubblica“, l’unico in vita):
La formazione del governo
[…]
La fase preparatoria
Questa fase consiste essenzialmente nelle consultazioni che il Presidente svolge, per prassi costituzionale, per individuare il potenziale Presidente del Consiglio in grado di formare un governo che possa ottenere la fiducia dalla maggioranza del Parlamento. Questo meccanismo viene attivato, ovviamente, ogni qualvolta si determini una crisi di governo per il venir meno del rapporto di fiducia o per le dimissioni del Governo in carica. L’ordine delle consultazioni non è disciplinato se non dal mero galateo costituzionale ed è stato soggetto a variazioni nel corso degli anni (in alcuni casi il Presidente della Repubblica ha omesso alcuni dei colloqui di prassi). In sostanza, questa fase può ritenersi realmente circoscritta a quelle consultazioni che potrebbero essere definite necessarie e, cioè, quelle riguardanti i Capi dei Gruppi parlamentari e dei rappresentanti delle coalizioni, con l’aggiunta dei Presidenti dei due rami del Parlamento, i quali devono essere comunque sentiti in occasione dello scioglimento delle Camere. A titolo esemplificativo può dirsi che l’elenco attuale delle personalità che il Presidente della Repubblica consulta comprende: i Presidenti delle camere; gli ex Presidenti della Repubblica, le delegazioni politiche.
La presenza di Napolitano come ex Presidente della Repubblica alle consultazioni non è affatto un’anomalia. Quando venne incaricato Enrico Letta nel 2013 venne chiamato l’ex Presidente Ciampi:
(ANSA) – ROMA, 21 MAR – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e’ arrivato a palazzo Giustiniani, dietro il Senato, per incontrare nel suo ufficio l’ex Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, nell’ambito delle consultazioni per la formazione del governo.(ANSA).
Tornando indietro nel tempo al 2011, a seguito della caduta dell’ultimo governo Berlusconi l’allora Presidente Napolitano consultò gli ex Presidenti Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi. Quest’ultimo, nel 2001, consultò i Presidenti emeriti della Repubblica (e senatori a vita) Cossiga, Scalfaro e Leone.
Nessun complotto, bensì normale prassi in questi casi.
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