“Ragazze, vi do una notizia che poi voi dovete prendere in base a quello che ritenete senza creare, insomma, panico“. Inizia così l’audio diffuso via Whatsapp da una donna (al momento sconosciuta) che ha creato panico nel Nord Est italiano.
La donna afferma che avrebbe saputo da un architetto di Venezia che dal suo amico, il Comandante della Polizia di Padova, che avrebbe ricevuto dal Ministero dell’Interno un avviso di allerta su tutto il Nord Est e che i maggiori centri di aggregazione come il Città Fiera, il Shopping e l’Outlet di San Donà sarebbero a rischio e possibile oggetto di attentati. L’audio conclude in questo modo: “Hanno ricevuto probabilmente delle minacce dirette, non lo so, non ho ben capito. Prendetela come vi sembra meglio, ecco, io cerco di avvisare più persone possibile“.
Ho contattato la Polizia di Padova per segnalare l’audio e per chiedere informazioni a riguardo. La gentilissima agente che mi ha risposto al telefono e tenuto conto della mia segnalazione (inviando l’audio al loro numero Whatsapp) dichiarò che erano a conoscenza della diffusione del messaggio e che risultava priva di fondamento. Nonostante tutto si erano mobilitati per vederci chiaro, contattando anche la Questura competente.
Poco fa la conferma al telefono: tutto falso, il Comandante non ha divulgato niente di tutto ciò e non vi sono comunicazioni dal Ministero dell’Interno.
Nota: questo articolo è stato pubblicato solo ed esclusivamente dopo la conferma ufficiale di quanto mi è stato detto al telefono dalla Polizia di Padova, che ringrazio per il pronto intervento e per l’eccellente servizio che hanno fornito.
AGGIORNAMENTO 6 gennaio 2017
L’autrice dell’audio si è presentata spontaneamente in Questura per costituirsi. Lo riporta il Messaggero Veneto:
È una donna di 43 anni, di Udine. In una nota la Questura, nel ricordare le conseguenze anche penali che tali attività possono comportare, ribadisce che il livello di attenzione delle forze di polizia è attualmente massimo.
[…]
Le dichiarazioni dell’autrice del vocale. «L’ho fatto con leggerezza, inconsapevole delle conseguenze». Lo ha dichiarato agli investigatori la donna autrice di un messaggio audio su WhatsApp che paventava attacchi terroristici a centri commerciali e outlet. La donna, spaventata dal clamore suscitato del suo audio, si è presentata spontaneamente ieri in Questura e ai funzionari della Digos ha manifestato il proprio scoramento e dispiacere per il clamore suscitato. La donna aveva inciso l’audio e lo aveva spedito a un gruppo WhatsApp di mamme, da cui il messaggio aveva poi avuto diffusione capillare e virale.
Mi dispiace per la signora, ma devo ricordare a tutti che la scusa “nel dubbio condivido” può rivelarsi sempre pericolosa. Nella giornata in cui era partito l’audio ho ricevuto numerose richieste di verifica da persone, amiche soprattutto, che lavorano o che hanno familiari che lavorano all’interno del centro commerciale Città Fiera.