Dopo aver spiegato il rapporto complicato tra Grillo e i giornali e il caso “Beatrice Di Maio“, ora posso parlare del secondo articoli citato e contestato dal post di Grillo, dal titolo “Una giuria popolare per le balle dei media“:
Poi fresca di oggi la bufala in prima pagina del Giornale di Berlusconi: “AFFARI A 5 STELLE. Grillo vuole una banca“. Una falsità totale che stravolge un fatto vero, ossia che Davide Casaleggio ha accettato di incontrare l’AD di una banca online che ha ricevuto vari premi per l’innovazione tecnologica utilizzando il web per scambiare esperienze e idee sula Rete e sulle sue possibilità, così come incontra decine di aziende innovative. Capite come lavorano i media?
L’articolo in questione è quello intitolato sul sito de Il Giornale “Anche Grillo e Casaleggio vogliono farsi una banca“. Dobbiamo vedere anche l’edizione cartacea, dove in prima pagina c’è un più diretto “Grillo vuole una banca – Punta agli sportelli online di MPS“:
Titoli opera di un titolista, come un titolista ha riportato su di me il virgolettato “Così ho smascherato Grillo” che non ho mai detto (tutto è scritto nella chat tra me e il giornalista, il quale non è responsabile di ciò). Bisogna leggere poi l’articolo per intero, ma riporto alcune parti utili:
Di cosa si è parlato? Dagli ambienti bancari nulla trapela sull’argomento della chiacchierata, c’è chi parla di un «incontro cordiale, molto cordiale, durante il quale Cardamone ha spiegato a Casaleggio i prossimi obiettivi della banca e quali nuove iniziative si potranno mettere in campo per venire sempre più incontro alle esigenze dei giovani che vogliono affidarsi a Widiba per acquistare casa o per avviare una nuova start-up». Incontro focalizzato sui progetti futuri, perché della recente storia della banca online, il Movimento sa molte cose, quasi tutte.
Fondata qualche tempo prima, Widiba si lancia sul mercato il 18 settembre 2013. Nel novembre del 2014, la pubblicità della banca targata Mps compariva sul blog di Beppe Grillo, www.beppegrillo.it. […]
Non si può avere tutto dalla vita, ma una banca «amica» magari sì. […]
«Questa è tutta un’altra storia, un incontro e una pubblicità alla luce del sole», già fanno sapere i fedelissimi di Grillo e Davide Casaleggio. […]
Ma tra i fuoriusciti dal Movimento c’è subito chi ricorda, con astio e una certa sete di vendetta, una frase ricorrente di Davide. Usata spesso per declinare inviti a colazione, pranzo e cena. La frase: «Che interesse ho io a pranzare con te?». Con Andrea Cardamone qualche interesse c’è.
Sembra che dall’ultima frase (l’interesse di pranzare) si sia giocato il presunto interesse verso Widiba, collegando tutto all’attenzione di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle nei confronti di Montepaschi che la controlla, la stessa che qualcuno definisce “la banca del PD” o “il bancomat del PD“. Tuttavia, nell’articolo si sostiene la teoria della “banca amica”, non si parla di voler acquisire o controllare. Su interessi di Grillo neanche l’ombra in merito al “voler una banca”, si fa riferimento solo a Casaleggio, solo i titoloni dove più di qualcuno ha pensato ad altro. Comunque sia c’è stata la smentita ufficiale nel post di Grillo, Il Giornale ne dovrà tenere conto (anche i protagonisti in futuro).
Titoli, titoli e ancora titoli, i quali possono attirare i lettori facendoli credere a qualcosa: parliamo di clickbait, una pratica che non apprezzo perché spesso inganna il lettore portandolo a credere ad altro. Una pratica che dovrebbero conoscere:
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