Stamani mi era stato segnalato un curioso articolo del sito bufalaro “Il Fatto QuotiDAINO.it” dal titolo “Scoreggiare in pubblico da Marzo sarà reato. Multe fino a 500 euro“, pubblicato il 15 gennaio 2017:
Giunge in serata il provvedimento che sanziona la scoreggia. Petare in luoghi pubblici verrà considerato reato dal prossimo marzo 2017, una decisione presa dal parlamento europeo e che sarà valida in tutti i Paesi membri. Così si è espresso il deputato Alvaro Porfido che ha lavorato al progetto per circa 4 mesi: “Petare in luoghi pubblici è fastidioso, è una mancanza di rispetto per tutte le persone presenti costrette a subirsi rumori molesti e puzze cattive. In base a enormi proteste scatenate sul web e altrove, si è quindi deciso di multare chi attuerà tale pratica in luoghi pubblici. Ci è sembrato corretto e giusto anche per non ledere le personali libertà di nessuno. In fondo non si tratta di nulla di speciale, si tratta solo di regolamentare qualcosa che, per ora, è terra di nessuno”. Niente più scoreggie in giro per le strade quindi, pena una multa salata che raggiunge anche i 500 euro.
Ogni persona potrà, infatti, denunciare il misfatto. Ma come si farà a stabilire chi ha scoreggiato? Un particolare strumento in dotazione alle forze dell’ordine esaminerà le onde sonore presenti nell’aria, cosa che dimostrerà il peto e che stabilirà di conseguenza da dove questo peto è provenuto. Ovviamente la legge avrà delle varianti e delle attenuanti, nel caso si sia mangiato pesante, ma è bene non calcare la mano per evitare episodi sconvenienti. Il filosofo Diegos Fuxi dice: “L’Europa non vieterà i peti liberatori, ultimo atto di protesta civile contemporanea”. Intanto, però, il provvedimento è già stato verificato, sarà bene attrezzarci in tempo utile.
Non esiste alcun deputato Alvaro Porfido nel Parlamento europeo, è il nome dell’autore della bufala, noto “gestore” del sito bufalaro IlfattoquotiDAINO. Non esiste alcuna proposta di legge o legge del genere da parte del Parlamento europeo (risulta anche sciocco pensare a quale settore di attività sarebbe associata una tale assurdità). Inoltre la bufala prende in giro Diego Fusaro, storpiando il suo nome in “Diegos Fuxi”.
Veramente credete che uno strumento possa esaminare le onde sonore presenti nell’aria per determinare da dove proviene una puzzetta? Voglio vedervi in ascensore (LOL).
Curiosa la data di caricamento dell’immagine:
ilfattoquotidaino.it/wp-content/uploads/2016/11/reato.jpg
Nel frattempo qualcuno l’ha presa sul serio:
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