Da diversi quotidiani italiani sono stati pubblicati articoli in merito al “Trump Wall”, il muro al confine con il Messico:
- Usa, Trump annuncia il via alla costruzione del Muro. Stop all’ingresso di rifugiati (Repubblica)
- L’annuncio di Trump: “Faremo muro con Messico, via ai lavori questione di mesi” (Adnkronos)
- Trump: “Costruiremo subito il muro al confine con il Messico” (La Stampa)
- Arriva il giorno del Muro Trump firma e insiste: “Lo pagherà il Messico” (Il Giornale)
Il muro con il Messico non è una fake news, ma non è neanche una novità. Benché i titoli facciano pensare ad un opera di Trump, e considerando l’attenzione posta sull’argomento molto delicato, qualcuno ricorda che furono le precedenti amministrazioni a metterci mano e realizzarne alcune parti. Peccato che qualcuno scivola, come Il Giornale:
Al momento, comunque, sono circa già mille i chilometri protetti da barriere e recinzioni costruite in tre diverse operazioni nel 1994, durante la presidenza del democratico Bill Clinton. Si tratterebbe quindi di aggiungerne altre, che in parte potrebbero essere anche una serie di reti metalliche o filo spinato, come ha spiegato Trump dopo l’elezione.
Peggio ancora Alessandro Di Battista che in un suo post Facebook scrive:
Ma il muro (che Trump vorrebbe ampliare) l’ha iniziato Clinton nel 1994. Lo sapevate? Quel Clinton marito di Hillary!
Probabilmente avrà cercato su Wikipedia in italiani, dove viene riportata un informazione scorretta:
La sua costruzione ha avuto inizio nel 1994, durante la presidenza Clinton, secondo l’ottica di un triplice progetto antimmigrazione: il progetto Gatekeeper in California, il progetto Hold-the-Line in Texas ed il progetto Safeguard in Arizona.
Il tema era tornato attuale proprio nel 2016, quando si cercava di sfatare le dicerie su Trump. Ecco un articolo del blog del professor Philip Greenspun dell’Università di Harvard:
In 1990, the United States constructed a 66-mile (106-kilometer) fence along the California coast from San Diego to the Pacific Ocean to deter illegal immigration. Arrests of illegal immigrants in the San Diego region declined sharply as a result of the fence, but increased nearly 600 percent in Arizona, where the number of accidental deaths also climbed as Mexicans attempted to traverse the harsh desert environment.
In 1996, President Bill Clinton signed the Illegal Immigration Reform and Immigrant Responsibility Act. The act increased fines for illegal aliens, provided additional funding for border patrol and surveillance, and also approved the installation of an additional 14-mile (22-kilometer) fence near San Diego.
Stiamo parlando del 1990 (governo Bush senior) e non del 1994, quattro anni di differenza quando fu costruita una prima barriera lunga 106 km.
Stessa informazione la troviamo in un report di Peacelink.it (in PDF):
4.2 Il muro
Il motivo grazie al quale Tijuana è divenuta tristemente famosa nel mondo è quello del muro che la separa da San Diego. Detto anche el bordo esso è la prima cosa che si nota: dal 1990 questa costruzione alta tre metri che può essere considerato il giusto tributo alla fallita politica bilaterale tra Messico e Stati Uniti sul tema della migrazione.
Sono ormai 27 anni che si parla e si pongono barriere fisiche nel confine tra i due paesi americani, non è affatto una novità o un’invenzione di Bush, però bisogna essere precisi con il dire quando c’è stata la prima struttura.