Vengo a conoscenza di un disegno di legge, che non ha nulla a che vedere con l’appello “Bastabufale.it” e con il messaggio che noi debunker stiamo portando avanti, da un articolo de Il Fatto Quotidiano:
Il ddl contro le fake news – Il testo, presentato dall’ex M5s Adele Gambaro (oggi Ala-Sc) e che vede tra i firmatari tutti i gruppi parlamentari, esclude dalle sanzioni testate giornalistiche registrate e introduce “il diritto all’oblio”. “Vogliamo combattere la diffusione delle fake news – spiega Gambaro insieme ai senatori Riccardo Mazzoni di Ala, Sergio Divina della Lega Nord e Francesco Giro di Forza Italia– difendendo la differenza tra le bufale intese come satira e le notizie false che arrecano danni seri. Vogliamo garantire la trasparenza sul web e incentivare la alfabetizzazione mediatica attraverso la formazione dei giovani. Si tratta – osserva – di una battaglia di civiltà: il nostro testo è il solo l’inizio di una discussione che speriamo sia molto ampia. Puntiamo alla raccolta di un numero di firme più alto possibile da tutti gruppi“. L’intento, però, non è di mettere “un bavaglio al web e non vogliamo mettere sceriffi, ma normare quello che è diffuso e non ha regole”.
Il disegno di legge “Disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica“, S.2688 del 7 febbbraio 2017, porta con se diversi firmatari oltre a quelli citati da Il Fatto Quotidiano:
Riccardo Mazzoni (ALA-SCCLP) , Sergio Divina (LN-Aut) , Francesco Maria Giro (FI-PdL XVII) , Camilla Fabbri (PD) , Giancarlo Serafini (FI-PdL XVII) , Gabriele Albertini (AP (Ncd-CpI)) , Laura Bignami (Misto, Movimento X) , Mario Mauro (GAL (GS, PpI, M, Id, E-E, MPL, RI)) , Paolo Arrigoni (LN-Aut) , Silvana Andreina Comaroli (LN-Aut) , Nunziante Consiglio (LN-Aut) , Anna Cinzia Bonfrisco (CoR) , Antonio Scavone (ALA-SCCLP) , Giuseppe Compagnone (ALA-SCCLP) , Antonio Milo (ALA-SCCLP)
Fabiola Anitori (AP (Ncd-CpI)) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Lucio Barani (ALA-SCCLP) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Alessandra Bencini (Misto, Italia dei valori) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Rosaria Capacchione (PD) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Paolo Corsini (PD) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Serenella Fucksia (Misto) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Albert Laniece (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Pietro Liuzzi (CoR) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Paolo Naccarato (GAL (GS, PpI, M, Id, E-E, MPL, RI)) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Franco Panizza (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Laura Puppato (PD) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Antonio Razzi (FI-PdL XVII) (aggiunge firma in data 13 febbraio 2017)
Vediamo cosa c’è scritto nella bozza (PDF):
Introduce una nuova contravvenzione nel codice penale all’articolo 656-bis, con un ammenda fino a 5 mila euro per chiunque pubblichi o diffonda notizie false, esagerate o tendenziose che riguardino dati o fatti manifestamente infondati o non veritieri, attraverso i social-media o altri siti che non siano espressione di giornalismo online.
Qualora si pubblichino o diffonda online notizie false che incorrano anche nel reato di diffamazione, la persona offesa può chiedere oltre al risarcimento dei danni anche una somma a titolo di riparazione, determinata anche al grado di diffusione della notizia.
Già questo mi basta per sostenere che si tratti di un disegno di legge dannoso! Non è così che si riuscirà a contrastare realmente le fake news e le bufale!
Le leggi per contrastare le falsità esistono già! Non serve fare certe proposte, bisogna applicare quelle che già esistono e non bisogna, in alcun modo e nella maniera più assoluta, circoscrivere il problema delle fake news soltanto al web e a tutto ciò che non è “giornalismo”. Ricordatevi il “Giornalismo 2.0” de L’Unità!
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