DISINFORMAZIONE e ALLARMISMO Incidente nucleare alla centrale nucleare di Krško, in Slovenia

Riporto un breve elenco dei siti che hanno diffuso articoli con titoli simili:

• Incidente nucleare alla centrale nucleare di Krško, in Slovenia (Tgvallesusa.it, 17 febbraio 2017)
• Grave incidente alla centrale nucleare di Krško in Slovenia, a soli 100 km dal confine Italiano. Ma i Tg non ci dicono niente …per loro l’unica minaccia all’ambiente è ora lo stadio di Roma…! (Zapping2015.altervista.org, 18 febbraio 2017 – riprende da TGVallesusa.it)
• Incidente alla centrale nucleare di Krško, in Slovenia. L’USAF segnala livelli di Iodio 131 nell’aria! (Segnidalcielo.it, 19 febbraio 2017 – riprende da TGVallesusa.it)
• Incidente alla centrale nucleare di Krško, in Slovenia. L’USAF segnala livelli di Iodio 131 nell’aria! (meteoservice.net, 19 febbraio 2017 – riprende da Segnalidalcielo.it)

Tralasciando per un momento gli ultimi tre siti, che non sono affatto delle testate giornalistiche e di cui uno (Segnalidalcielo) è noto per il contenuto complottista (scie chimiche, nuovo ordine mondiale e via dicendo), il titolo di Tgvallesusa parla chiaro e tondo di un “incidente nucleare“, ma leggendo il contenuto dell’articolo notiamo (dopo un paio di paragrafi con riferimenti storici) la vera notizia:

Nella mattina del 16 febbraio alle ore 8e30 la centrale nucleare di Krsko si è automaticamente fermata perché il sistema di sicurezza ha evidenziato un problema alla ventilazione delle pompe dell’acqua verso il reattore. Le autorità non segnalano fuoriuscite di materiale radioattivo.

Basta, non c’è altro, nessun incidente nucleare! Nel frattempo ben oltre 8 mila condivisioni Facebook e copia-incolla da siti con poca credibilità.

TGvallesusa si presenta come “Team giornalistico”, un curioso giornalismo quello che riprende parti di un articolo del 2008 del sito Ecoage.it (la parte relativa agli interventi in caso di incidente nucleare) e Wikipedia, mentre la vera notizia è palesemente ripresa da articoli come quelli de Il Piccolo di Trieste (ho evidenziato apposta il testo color magenta e la modifica in verde – la virgola nell’orario):

Nella mattina del 16 febbraio alle ore 8,30 la centrale nucleare di Krsko si è automaticamente fermata perché il sistema di sicurezza ha evidenziato un problema alla ventilazione delle pompe dell’acqua verso il reattore.

La direzione della centrale ha immediatamente avvisato del guasto l’agenzia per l’energia nucleare di Lubiana. I vertici della centrale hanno dichiarato che non c’è stata alcuna fuga radioattiva e che i tecnici stanno lavorando per risolvere il problema.

Non devo ricordare a “giornalisti” che cosa significa “incidente nucleare“, potevano leggerlo su Wikipedia dato che l’hanno ripresa:

Un incidente nucleare o incidente radiologico è un evento in cui si produce un’emissione di materiale radioattivo o un livello di radioattività suscettibile di apportare pregiudizio alla salute pubblica.

Segnalidalcielo aggiunge un presunto rilevamento di Iodio 131 nell’aria:

Nella mattina del 16 febbraio alle ore 8.30 la centrale nucleare di Krsko si è automaticamente fermata perché il sistema di sicurezza ha evidenziato un problema alla ventilazione delle pompe dell’acqua verso il reattore. Le autorità non segnalano fuoriuscite di materiale radioattivo ma i rilievi fatti in quota dalla US AIR FORCE con un aereo WC 135 C hanno registrato un aumento iodio-131 nell’aria.

Ecco l’immagine diffusa da Segnalidalcielo con la relativa descrizione:

URGENT: #France & other #European countries reported an increase in #iodine-131 level in the air. USAF WC-135C Nuclear detonation research aircraft were sent yesterday in UK.

È proprio grazie a questa immagine che trovo una possibile fonte, ossia l’articolo del 19 febbraio 2017 del sito Targetliberty.com che a sua volta la riprende dall’articolo del 13 febbraio 2017 del sito francese Irsn.fr, giorni prima del guasto avvenuto in Slovenia e che di fatto non ha nulla a che fare.

Tanto allarmismo per nulla! Parecchi miei contatti friulani mi hanno chiesto di verificare quanto riportato dai siti citati, ma oltre a dover smentire titoli allarmistici ricordo ai loro gestori un pericolo reale:

La diffusione di queste bufale, oltre a creare falsi allarmismi, renderanno non credibili i casi veri arrivando a dire “ah ma è una bufala che circola da anni“. Ricordate mai la storia di “al lupo al lupo”? Ecco, ci siete già dentro fino al collo (se non contrastiamo la diffusione di certe falsità anche oltre).

Verificate sempre e comunque.

Sappiate che nel frattempo il sito Zapping2015.altervista.org è stato sospeso da Altervista (società privata).

Aggiornamento

Un ulteriore smentita arriva proprio dal comunicato della Regione Friuli Venezia Giulia del 17 febbraio:

Udine, 17 febbraio – Il blocco automatico della Centrale termonucleare di Krško, verificatosi ieri, non desta alcuna preoccupazione. Lo ha affermato l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG) che si è attivata non appena avuto notizia dell’accaduto.

Tramite l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), l’ARPA ha interpellato l’Autorità slovena che ha confermato “un malfunzionamento in uno dei componenti del sistema di controllo della pompa di alimentazione dei generatori di vapore della Centrale, che ha determinato un afflusso insufficiente di acqua ai generatori stessi. Come previsto dal sistema di protezione dell’impianto in tali circostanze il reattore è stato arrestato automaticamente. Non è stato necessario attivare alcuna risposta di emergenza, né vi sono stati rilasci in ambiente. Il componente all’origine del malfunzionamento (un convertitore del segnale analogico del sistema di controllo in pressione per l’azionamento delle valvole di regolazione della portata) è stato sostituito. Si prevede il riavvio dell’impianto nella giornata di oggi. Questo è il primo arresto automatico che si verifica dal 2013”.

I normali monitoraggi svolti dall’ARPA questa mattina sul particolato atmosferico, prelevato in continuo nelle ultime 24 ore e sull’irraggiamento in aria, confermano l’assenza di valori diversi da quelli di fondo. Nonostante ciò l’ARPA manterrà alta l’attenzione ed effettuerà se necessario le misurazioni e i controlli più opportuni.

ARC/LP/com