Vi ricordate la bufala del turista giapponese accerchiato da 5 rom a Termini? Vi ricordate la bufala della Kyenge contro i mercatini di Natale? Vi ricordate la bufala dei rom uccisi a colpi di mitra a Roma? Vi ricordate la bufala del cinese che macellava cani randagi per il suo ristorante a Firenze? Ce ne sono tante altre, moltissimi, e fanno a capo ad una persona che si diverte da anni a prendere per i fondelli gli utenti delle reti social (e i giornalisti quando credono alle sue bufale).
Parliamo di Gian Marco Saolini, noto proprietario del sito bufalaro “Corriere del Corsaro” e del largamente condiviso News24roma.com. Negli ultimi mesi la sua notorietà è aumentata grazie a personaggi di invenzione come “Marco Corrosa” (il falso imprenditore italiano fuggiro in Russia), “Dr. Marco Staone” (il dottore complottista che parla di scie chimiche e vaccini), “Marco Mainagioi” (il falso professore universitario) e “Don Marco Sarroco” (il falso prete).
Nell’essere citato come bufalaro e definito “avvelenatore di pozzi” da Enrico Mentana, Saolini non ha perso l’occasione per rispondere in maniera simpatica:
Nelle ultime ore sto ricevendo decine di attacchi dai fan di Mentana, dai Paladini del Debunking e dai Nazisti della Vera Satira. Mi stanno dicendo di tutto, che sono un bastardo, bugiardo e lo fanno senza un perché, che sono una strega drogata e truccata e piena di sè, che sono una stupida frase da dire davanti a un caffè. In realtà come sono realmente lo sapete in pochi e vi ringrazio per il sostegno ma non preoccupatevi, la storia ci darà ragione.
G.M.S.
Ammetto che l’immagine utilizzata nel suo post è “meravigliosa”, l’associazione tra i volti delle persone ritratte e le parole a loro attribuite mi hanno strappato un sorriso, ma c’è un problema molto evidente.
Come mai, nonostante la sua faccia compaia più volte, i suoi personaggi riescono ad avere seguito? Oltre al fatto che ognuno di essi risulti capace di attirare utenti con diversi interessi e credenze (ad esempio il falso imprenditore russo poteva attirare i convinti o papabili votanti del “NO” al Referendum), non tutti potevano conoscere Gian Marco Saolini. Seppur per chi conosce il personaggio in questione risulti semplice comprendere le “trollate” messe in atto attraverso i suoi personaggi, chi non ha la minima idea di chi sia può essere facilmente tratto in inganno.
Lo stesso discorso vale per il sito News24roma.com, che in seguito ad ogni nuova bufala viene conosciuto da persone che prima non ne erano a conoscenza. Lo stesso vale per una bufala intramontabile come quella del Senatore Cirenga, che tutt’oggi trae in inganno nuovi utenti, così come accade con tutte le catene di Sant’Antonio sulla Privacy di Facebook.
Potete immaginare quanti utenti caschino o credano ancora a certe bufale e quanto queste diano sostegno a determinate credenze, inculcandole o rafforzandole. Non servono altri studi o analisi, esistono già e ben comprensibili.
Sono semplici “trollate”? Ripeto, chi lo conosce è consapevole della falsità, ma il discorso cambia per gli altri. Se “Marco Corrosa”, con la sua storia bufala, ha influenzato il voto di un singolo cittadino (si, ne basta uno) durante lo scorso Referendum il danno è fatto. Quel singolo cittadino è da ritenere uno stupido? L’ignoranza paga, ma incentivarla non aiuta di certo a migliorare questa società in cui viviamo.
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