È inevitabile che di fronte a determinati episodi gli utenti siano sopraffatti dalle emozioni e perdano la loro razionalità. Oggi è successo con questo post Facebook della pagina “I figli, di tutto un po’”:
MAMMINE CONDIVIDETE LA FOTO DEL PICCOLO LUCA CON L’Identikit della falsa infermiera che ha portato via il neonato dall’ospedale di Nocera Inferiore,Sui 35-40 anni, quasi certamente italiana, occhi e capelli castani, alta circa un metro e settanta….LA MIA PREGHIERA E’ CHE DIFFONDENDOLO CHIUNQUE SAPPIA QUALCOSA AIUTI QUESTI GENITORI A RITROVARE IL LORO BAMBINO…
Il problema? È un post del 7 giugno 2010 e il suo ritrovamento risale allo stesso giorno:
MILANO – È stato ritrovato in casa di un’infermiera a Nocera Inferiore Luca Cioffi, il neonato rapito a poche ore dalla nascita all’ospedale locale «Umberto I». L’annuncio del ritrovamento è stato dato poco dopo mezzanotte dal padre del bimbo: «Luca sta bene». Annarita Buonocore, la donna nella cui abitazione è stato ritrovato il piccolo Luca, un’infermiera che lavora in un altro ospedale, il Cardarelli di Napoli, subito dopo il blitz della squadra mobile e dello Sco è stata portata al commissariato di Nocera Inferiore per l’interrogatorio.
Nonostante il post non contenga nemmeno l’identikit della “falsa infermiera” (che riporto qui sotto), dal 23 febbraio 2017 è tornato virale generando numerose condivisioni.
Ecco alcuni esempi (1, 2, 3, 4):
Insomma, le emozioni hanno vinto nuovamente sulla razionalità, dove nessuno degli utenti che hanno condiviso il post si è preso la briga di controllare. Chissà quanti sosterranno la tesi del “nel dubbio condivido”.
Questo capita in moltissimi altri casi, non credete che riguardi soltanto i bambini.
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