Il 23 febbraio 2017 un sito chiamato “Ticino InforNa” (sto ancora ridendo) pubblica un articolo dal titolo “Lugano, polizia impone di togliere il burqa: Marito saudita scopre di aver sposato il cognato“:
LUGANO – Amara sorpresa per un uomo d’affari saudita, Abdul Al- Goidaneh.
L’uomo si trovava a Lugano per un viaggio d’affari insieme alla consorte, interamente velata con il burqa: la coppia veniva dunque avvicinata da due agenti della Polizia Comunale che intimavano alla donna di rivelare il volto per ottemperare al divieto, pena una multa salata.
Alle riluttanze della donna, il marito, per nulla intenzionato a sborsare diverse migliaia di franchi per la contravvenzione, ordinava senza mezzi termini di rimuovere il velo che nascondeva il volto pena severe punizioni. A quel punto, il famigerato velo veniva rimosso, per lo sbigottimento totale dell’uomo che di colpo si è trovato di fronte non l’amata moglie, ma bensì il cognato Mohammed Al-Qulat, che rivelava di essersi sostituito alla sorella in quanto segretamente innamorato dell’uomo.
Inutile dire che il marito ha immediatamente ripudiato il cognato. Interrogato sul fatto di non essersi mai accorto della differenza, Al-Goidaneh commentava: “Dovevo insospettirmi quando diceva sempre di aver mal di testa per non consumare..”
Oltre 13 mila condivisioni per questo post che è facilmente classificabile come Satira, ma come altri siti in passato il nome confonde gli utenti che cadono nel tranello e condividono convinti che il fatto sia realmente accaduto (come qualche gentil segnalatore che mi ha inviato il link dell’articolo sostenendo che potesse essere un caso di “terrorista nascosto“).
Fenomeno il logo del sito, un cornetto (o brioche) che si collega facilmente a “InforNa”, per un sito che nel disclaimer specifica:
TICINO INFORNA è un sito satirico/umoristico. Le notizie riportate sono ASSOLUTAMENTE FALSE e frutto unicamente della fantasia degli autori. In nessun modo vi è l’intenzione di offendere qualcuno.
Comunque sia devo ammettere una cosa: la bufala su Paolo Attivissimo (già segnalata al diretto interessato, facendoci due risate) mi ha fatto “morire”:
BOMBINASCO – Brutta avventura per il noto giornalista e cacciatore di fake news Paolo Attivissimo.
Invitato alla Mostra del Bovino dell’Alto Malcantone in qualità di esperto di social network per rilanciare l’immagine dell’allevamento ticinese sul Web, Attivissimo è stato poi condotto a visitare l’esposizione di bovini provenienti da ogni parte del mondo.
Improvvisa, la tragedia: attratto da una bestia in particolare, mai vista prima, il giornalista la osservava con attenzione e con espressione sospettosa, per poi esclamare, convinto di essere di fronte ad una frode, “È una bufala!”. Purtroppo per Paolo Attivissimo, si sbagliava, in quanto non di bufala si trattava, bensì di un’autentica vacca di razza, una Vaiassa Pezzata del Reame di Napoli, antica varietà di origine borbonica.
Di fronte all’errore del giornalista, gli organizzatori della mostra sono stati costretti ad annullare la successiva conferenza, dichiarando: “Con un errore così sul web anni di lavoro vanno in vacca!”
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