Siamo di fronte alla normalizzazione dell’odio e della violenza. Ormai la Rete è piena di così tanti e orrendi commenti pubblicati da utenti che si danno man forte l’uno con l’altro, guai a farglielo notare che poi rischi di ritrovarti la shit storm addosso.
Vediamo quanto viene riportato dall’articolo de Il Giornale del 10 maggio 2017 dal titolo “Roma, un camper di rom in fiamme nella notte: morte una ragazza e tre bambine“:
Una ragazza di 20 anni e due bambine di 4 e 8 anni sono morte in un incendio divampato nella notte in un camper a Roma, in zona Centocelle.
[…]
E fonti della procura parlano di incendio doloso e di omicidio volontario. Ad avvalorare l’ipotesi del dolo sarebbero delle tracce di liquido infiammabile trovate all’esterno del camper. Gli inquirenti hanno guardato attentamente anche i filmati di una telecamera posizionata nei pressi dell’ingresso superiore del centro commerciale. Nel video si vede una persona che a volto scoperto lancia una bottiglia incendiaria verso la parte anteriore del camper e scappa via mentre il camper viene avvolto dalle fiamme. Sul luogo sono stati trovati l’accendino e il tappo della bottiglia. Nel frattempo è anche spuntata l’ipotesi di una vendetta. I superstiti interrogati hanno confermato che avrebbero subito minacce, anche recenti.
Vediamo ora i commenti, dove c’è chi “fa due conti” e chi contesta la presenza di Virginia Raggi che avrebbe dovuto fare altro:
Nel post Facebook di Simone Di Stefano leggiamo questi commenti:
Si riesce persino a giustificare la morte di due bambine. Non ci sono scuse che tengano, ma per certe persone ormai è un desiderio incontrollabile. Bisogna frenare questo fenomeno, che sta diventando “normale“.
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