Mi aspettavo le stupide teorie di complotto da parte dei soliti noti (che sono arrivate, ma in una maniera talmente ridicola che ho provato una pena enorme per loro), invece mi ritrovo a dover vedere l’ennesimo scivolone giornalistico italiano.
In merito all’attentato terroristico a Manchester si poteva scrivere molto, ma le testate nostrane hanno portato l’attenzione su Jomana Abedi, la “sorella minore del kamikaze“. Al vedere una bella ragazza vestita in maniera impeccabile, impossibile da collegare a prima vista ad un kamikaze, scatta la “notizia“! Hanno fornito un’informazione che riterrei inutile, salvo che per generare visite ai propri siti e riempire spazi nel cartaceo, peccato che quel bel viso non sia della “sorellina” ma della blogger Janice Joostema e della youtuber Maya Ahmad.
L’errore è stato attribuito principalmente all’articolo del Corriere della Sera a firma Annalisa Grandi[1], che attualmente è stato modificato rimuovendo le gallerie fotografiche e ogni riferimento alla modella:
(In una prima versione di questo articolo avevamo pubblicato le immagini postate da Jomana, sorella del presunto attentatore, nei suoi due profili Facebook. Una volta verificato che alcune di quelle immagini non erano sue, abbiamo provveduto a togliere la gallery)
Su Msn.com troviamo anche i riferimenti al Corriere.
Il Corriere della Sera non è l’unico. Anche Repubblica, nella sua edizione cartacea, ha commesso lo stesso errore:
Stesso discorso per La Stampa:
La foto è stata usata persino a Porta a Porta:
Vogliamo parlare anche di Libero? Ecco la parte dell’articolo che vorrei farvi notare, anche perché è stato modificato:
PRIMA: A Manchester sarebbero quindi rimasti sia Salman che sua sorella minore, Jomana Abedi di 18 anni. La ragazza ha studiato alla Whalley Range High School e dal 2013 lavorava nella moschea di Didsbury. Su Facebook però il suo profilo è ricco di foto patinate, selfie che esaltano la bellezza di una giovanissima ragazza con una promettente carriera da modella. Nonostante sia nata a Manchester, sul profilo dichiara di essere originaria di Tripoli e in alcuni post sottolinea la necessità per le donne islamiche di indossare il velo.
DOPO: A Manchester sarebbero quindi rimasti sia Salman che sua sorella minore, Jomana Abedi di 18 anni. La ragazza ha studiato alla Whalley Range High School e dal 2013 lavorava nella moschea di Didsbury. Per tutta la giornata di ieri i media inglesi, e di riflesso quelli italiani, avevano individuato su Facebook un profilo con il suo nome ricco di foto patinate, selfie che esaltano la bellezza di una giovanissima ragazza con una promettente carriera da modella. Il profilo era ricco di informazioni coincidenti con quelle della sorella di Salman Abedi, ma era in realtà un falso creato ad hoc poco dopo la strage.
Un profilo falso creato ad hoc poco dopo la strage? L’account Faceook “Jomana Abedi” dove sono state prelevate le foto pubblicate dalle nostre testate giornalistiche non è stato creato dopo la strage, bastava vedere i post pubblicati l’anno scorso:
Ah, ma è Libero! Non bastava la foto, dovevano trovare un’altra scusa.
AGGIORNAMENTO
Ottimo! La Stampa ha pubblicato oggi a pagina 3 una correzione. Ringrazio Anna Masera per la segnalazione:
@LaStampa ha corretto oggi a pagina 3 per errore uscito solo su carta pic.twitter.com/95eS0WVHAY
— Anna Masera (@annamasera) May 25, 2017
[1] Vorrei spezzare una lancia in favore di Annalisa Grandi: potrebbe non essere stata lei a scegliere la foto, bensì colui o colei che si occupa della pubblicazione dell’articolo sul sito. Un errore che, comunque sia, è imperdonabile.
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