Circola un video di Patrizia Miotti, diventato ormai virale con oltre 29 mila condivisioni Facebook grazie anche alla carattere emozionale con la quale è stato realizzato:
Giornalista si, giornalista no, giornalista ni
Si dichiara “giornalista freelance“, in merito ai vaccini obbligatori. Il suo nome non compare negli elenchi online dell’Ordine dei giornalisti in data 24 giugno 2017 (professionisti e pubblicisti – PDF 1 e PDF 2). Soltanto oggi ha deciso di spiegare la sua posizione:
Prima che qualcuno usi il mio video per strumentalizzazioni politiche desidero dare due semplici informazioni.
SOno italo-austriaca. Sono freelance iscritta alla FLIP Free Lance International Press. Per questo non mi trovate nell’albo dei giornalisti italiani. Della FLIp fanno parte persone come Giorgio Fornoni (Report) o Antonio Russo morto in Georgia dove si trovava per seguire il conflitto ceceno.
In confronto a questi due illustri uomini io non sono NULLA. Come freelance mi sono occupata di viaggi e cultura. Oggi sono MADRE e MOGLIE. E il mio video è stato postato con questa etichetta. Se proprio volete appiccicarmene una.
sono una MADRE. NOn bisogna essere giornalisti per chiedere la Verità.
Non mi interesso di politica e ho semplicemente chiesto al Ministro Lorenzin e ai Senatori che stanno discutendo il Decreto Legge quali siano gli studi scientifici su cui si sono basati per decidere di imporre 12 vaccini obbligatori.
Ho chiesto titolo delle pubblicazioni, autori e data di pubblicazione.
Non voglio distruggere nessuno. Ho solo sete di Verità.
Mi sono discostata dai giornalisti che come avvoltoi hanno speculato sulla morte di un bambino.
E ho sentito il bisogno viscerale di scusarmi con i genitori. Perchè faccio parte della categoria.
Questo è tutto.
E spero che vengano presto resi noti gli studi scientifici riguardanti la somministrazione di 12 vaccini in età pediatrica. COn analisi degli effetti collaterali e rapporto statistico rischi/benefici. E sulle sostanze contenute nei vaccini che verranno imposti per legge se passa il Decreto.
Auguro a tutti, TUTTi, anche a coloro che mi insultano un felice fine settimana
Sostiene di aver fatto il video con l’etichetta di madre e moglie, non di giornalista, e di aver chiesto gli studi. Tuttavia nel suo video si presenta come giornalista e viene presa come tale dagli utenti, inoltre chiede di essere informata su studi scientifici ma dichiara con fermezza che non esistono affermando ancora una volta la sua posizione come giornalista per ben due volte: “noi giornalisti abbiamo il brutto difetto di andare a cercare le fonti” (min. 1:42) e “io come giornalista ve li chiedo” (min. 2:53). Sicuramente ha messo sul piatto la sua posizione di giornalista anche per “discostarsi” dagli altri giornalisti che hanno scritto sul caso di Monza, e ciò è lecito. Che certi giornalisti abbiano commesso degli errori sul caso di Monza ne ho parlato in un precedente articolo.
12 vaccini somministrati contemporaneamente?
Veniamo ora ai contenuto del video. La Miotti parla di “12 vaccinazioni somministrati contemporaneamente” (minuto 3:36), situazione che non corrisponde al vero e crea confusione a chi guarda il video e non è a conoscenza della reale situazione. Esiste un calendario vaccinale (PDF) e diverse tempistiche relative alla loro somministrazione, inoltre non si tratta di “12 punture” (ricordiamo la quadrivalente) mentre i vaccini anti-meningococco B e antimeningococco C devono essere fatti separatamente.
Sostenere che vengano somministrati 12 vaccini contemporaneamente può creare in determinate persone non solo confusione, ma anche panico e rabbia.
Studi scientifici sul sistema immunitario di un neonato
Studi scientifici sugli effetti dei vaccini sul sistema immunitario di un neonato? Non ce ne sono secondo la Miotti? Eppure bastava cercare (“noi giornalisti abbiamo il brutto difetto di andare a cercare le fonti“) e si potevano trovare siti come Vaccinarsi.org (che riporta un’interessante documento dal sito Epicentro.iss.it – PDF) e nel Blog “Vaccinar…Sì” dove vengono citati studi scientifici (ad esempio l’articolo “I vaccini multipli sovraccaricano il sistema immunitario?” e successivo). Tra questi c’è quello intitolato “Addressing parent’s concerns: Do multiple vaccines overwhelm or weaken the infant’s immune system?” citato appunto nel Blog “Vaccinar…Sì“:
La seguente tabella (che si può ingrandire cliccando sull’immagine) mostra il numero degli antigeni dei vaccini che – come si può notare – nel tempo è diminuito. Se un bambino nato nel 1960 ha ricevuto ca. 3217 antigeni che proteggevano da 5 malattie (vaiolo, polio, difterite, tetano e pertosse), e uno nato nel 1980 ha ricevuto ca. 3041 che lo proteggeva da 7 malattie (polio, difterite, tetano, pertosse, morbillo, rosolia e parotite), nel 2000 il numero degli antigeni del calendario vaccinale era sceso a 123 – 126 e proteggeva da 11 malattie (polio, difterite, tetano, pertosse, morbillo, rosolia, parotite, haemophilus influenzae tipo B (= Hib), epatite B, pneumococco e varicella. Nel frattempo sono da aggiungere l’antimeningococco C (2 antigeni), l’antirotavirus (65 antigeni) e per gli adolescenti l’HPV (4 antigeni)
Sempre sul Blog vengono linkati altri studi, ma leggiamo ancora:
Un dubbio abbastanza diffuso fra i genitori è se l’attuale calendario vaccinale non sia troppo fitto e se il sistema immunitario di un bambino di pochi mesi non venga sovraccaricato da un sempre più alto numero di vaccini in una sola volta. Ma è veramente giustificata questa – comprensibile – paura?
[…]
A pensarci bene, se il numero di antigeni nei vaccini è drasticamente diminuito, come è possibile accusare “l’alto numero di antigeni” dell’aumento delle allergie e delle malattie autoimmuni? Per logica dovrebbero essere diminuiti di pari passo con la diminuzione degli antigeni che i bambini ricevono. Non deve perciò meravigliare che gli antivaccinisti omettono questa importante informazione nei loro scritti, come tutto quello che contraddice le loro convinzioni.
Anche se gli antigeni nei vaccini multipli sono pochi, non sono comunque troppi per un bambino di pochi mesi?
No, già un neonato è perfettamente capace di confrontarsi ogni giorno con migliaia di antigeni, altrimenti non sarebbe in grado di sopravvivere in questo mondo pieno di batteri ed altri microorganismi con cui condivide la vita sulla terra. Entro poche ore dalla nascita il bambino stesso è popolato da un enorme numero di batteri, sulla pelle e sulle mucose. Ad ogni respiro entrano nell’organismo molti più antigeni di quelli contenuti nell’intero calendario vaccinale.
[…]
Per rendere ancora più chiara l’idea di quanto sia poco probabile che i pochi antigeni nei vaccini multipli che un bambino piccolo riceve possano rappresentare una minaccia per il loro sistema immunitario, immaginateVi le seguenti situazioni:
1) Un neonato o un bambino piccolo viene punto da una zanzara. Questa inietta la propria saliva che è composta da numerose proteine farmacologicamente attive (anticoagualanti, allergeni etc.) al punto da provocare una reazione cutanea. C’è qualcuno che pensa che il bambino subisce per questa puntura e il confronto con le proteine della saliva della zanzara uno shock immunologico?
2) Un neonato si provoca un graffio con le proprie unghie e di conseguenza entrano batteri nella ferita di cui ciascuno possiede ca. 3000 antigeni. Questo sovraccarica il suo sistema immunitario?
3) Siamo al parco. Un bambino piccolo cade per terra, si sbuccia il ginocchio e piange. La sua mamma va con lui alla prossima fontanella e gli lava il ginocchio. Un grammo di terra contiene da 6.400 a 38.000 specie di batteri. Ogni batterio possiede ca. 3000 proteine = antigeni. Il sistema immunitario del bambino in questione è quindi stato confrontato con un numero di antigeni (non altamente purificati e scrupolosamente controllati come lo sono quelli nei vaccini) che rappresentano l’equivalente di 834.000 – 4.956.000 dosi di vaccino esavalente (che contiene 23 antigeni, cioè proteine e polisaccaridi).
In pratica questo bambino ha ricevuto un ottocentotrentaquattromilavalente / quattromilioninovecentocinquantaseimilavalente (e per di più di batteri interi, vivi e vegeti).
I vaccini, la sclerosi multipla e la Commissione
Nel video cita i bugiardini e la sclerosi multipla (dal minuto 3:08), ma sempre sul sito Vaccinarsi.org c’è un articolo datato 19 febbraio 2015 in cui si smentisce l’associazione tra vaccini e sclerosi multipla, stesso discorso in quello dell’otto aprile 2015, quello del 15 aprile 2013 e successivo.
Il Ministero della Sanità già in passato aveva predisposto una Commissione di Esperti in tema vaccinazioni (PDF) con il compito di predisporre proposte per l’aggiornamento delle norme e delle raccomandazioni in materia di vaccinazioni obbligatorie e facoltative, esperti appartenenti all’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e del mondo accademico nel campo dell’epidemiologia, dell’immunologia e della neurologia. Sul caso del vaccino antiepatite B si era parlato appunto di sclerosi multipla con numerosi riferimenti e studi. A parlarne è anche il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica Epicentro.
Presso il Senato si tiene la Commissione Igiene e sanità, in cui l’Iss è intervenuto presentando un documento dettagliato (PDF). Basta andare sul sito del Senato per visionare anche le “memorie” depositate dagli auditi. Perché la Commissione se ne occupa ora e non prima dell’uscita del decreto? Perché bisogna conoscere un minimo di educazione civica per sapere che questo viene deliberato direttamente dal Consiglio dei Ministri e soltanto in seguito viene trattato in Parlamento. Ciò non significa che siano stati interpellati esperti e studi scientifici, anche perché parliamo di questioni di cui il Ministero non ne viene a conoscenza “da ieri“. Basti pensare che il calendario vaccinale esiste già da prima del decreto e che già in precedenza c’era chi effettuava anche le vaccinazioni non obbligatorie.
Per fortuna sui bugiardini non ha citato quello che riporta l’autismo, il motivo l’avevo già spiegato in un precedente articolo (domande 1 e 3). La domanda è: perché vengono riportate certe cose se la scienza non riconosce legami? Come nel caso del vaccino Tripedia, riporto quanto avevo già scritto:
In sintesi, nei bugiardini vengono inseriti non solo gli eventi avversi rilevati negli studi precedenti all’autorizzazione del farmaco, ma anche quelli segnalati da chi ne ha fatto uso e non sono stati affatto verificati da uno studio scientifico. Perché aggiungerli? La casa farmaceutica del medicinale ha inserito tali segnalazioni per evitare problemi legali e “class action” con risarcimenti pretestuosi.
Si, son dei “paraculo” (“chi sa abilmente e con disinvoltura volgere a proprio favore una situazione“, Treccani).
I giornalisti che cercano le fonti
La Miotti sostiene che i giornalisti (dicendo “noi giornalisti“) hanno il “brutto difetto di andare a cercare le fonti“, ma poi vedo nella sua bacheca Facebook alcune condivisioni che mi pongono qualche dubbio. Ecco quello riguardo al caso Codacons e i 5 neonati morti di cui avevo parlato nel mio precedente articolo:
5 BAMBINI MORTI DOPO I VACCINI: DENUNCIATI IL MINISTRO LORENZIN E L’AIFA
Oggi il ministro della Salute Lorenzin e l’Agenzia per il farmaco sono stati denunciati da Codacons per abuso d’ufficio, omesso controllo e favoreggiamento delle case farmaceutiche interessate alla somministrazione dei vaccini, in relazione alla morte di cinque neonati. Lo sapete perché? Perché sono saltati fuori i dati delle reazioni avverse ai vaccini degli ultimi anni. E sapete che cosa dicono? Che 5 bambini sono morti dopo i vaccini. Sapete quanti sono morti di morbillo? nessuno. […]
I 5 neonati citati nel documento AIFA non sono morti a causa del vaccino, inoltre sentire che nessun bambino è morto di morbillo è una bestemmia.
C’è anche quello relativo a Ranieri Guerra e la Glaxo, di cui avevo parlato in un mio precedente articolo:
IL BRACCIO DESTRO DELLA LORENZIN NEL CONSIGLIO DELLA GLAXO
Allora fatemi capire: il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute Ranieri Guerra fa parte del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Glaxo…quella che produce tutti i vaccini somministrati in Italia. Quella che pagò la mazzetta a De Lorenzo (600 milioni di Lire) e che venne condannata a giudizio (prima si chiamava SmithKline Beecham). Un attimino di conflitto di interessi? Ma giusto un attimino incostituzionale??? Illegale? Vi metto il curriculum perché c’è scritto nero su bianco!! Io ancora non posso crederci.
http://m.ilmessaggero.it/primopiano/articolo-2499121.htmlFai clic per accedere a CV_pubblicazioni_Guerra_n.pdf
ps: se volete fare girare il post copiate il mio commento paro paro qui sopra e riscrivetelo in bacheca e poi aggiungete il link all’articolo del Messaggero. Diffondete a manetta.
Inondate le redazioni online con questa notizia e chiedete perché non viene pubblicata.
Già due casi in cui nutro seri dubbi sulla ricerca delle fonti da parte della “giornalista freelance“. Personalmente pretendo che i giornalisti (o chi si dichiara tale) si comporti adeguatamente su certi temi e tanti altri, altrimenti si cade nella disinformazione rischiando di esaltare i diversi fronti relativi al tema vaccini.
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