Giornalettismo ha cambiato da poco direttore e qualche critica è stata sollevata da parte del “popolo della Rete“. Risulta estremamente facile, di fronte a questi episodi, cavalcare l’onda della polemica. Parliamo di Giulia Innocenzi, la stessa che viene citata da Stefano Montanari in un suo post Facebook delle 19:53 che riporto di seguito:
Un fantastico esempio di giornalismo da Bar. Io e mia moglie chiamiamo i NAS nel nostro laboratorio perché possano verificare le nostre analisi sui vaccini esavalenti. Come avevamo annunciato da tempo. E per un giornale di bassa lega diventiamo noi oggetto dell’ispezione. Almeno prendersi il disturbo di informarsi ed ascoltare le interviste o leggere gli articoli prima di scrivere….complimenti Giornalettismo. e la nuova direttrice Giulia Innocenzi Vi informo che la procura di Torino non sta indagando su di noi, ma sui vaccini. Ah, in caso cancellaste l’articolo senza porgermi le vostre scuse, l’ho salvato e non farò altro che condividerlo nuovamente.
http://www.giornalettismo.com/…/stefano-montanari-nas-parma…
Perbacco! Che cosa avrà mai scritto Giornalettismo per far arrabbiare il Montanari? Riporto fedelmente il testo dell’articolo intitolato “Vaccini: Stefano Montanari e l’ispezione dei NAS di Parma nei suoi laboratori“:
Stefano Montanari (laureato in Farmacia e direttore scientifico di Nanodiagnostics) ha comunicato l’ispezione dei Nas di Parma nei suoi laboratori. Non è la prima volta che gli ispettori finiscono nei suoi laboratori.
STEFANO MONTANARI E LE ISPEZIONI DEI NAS
A dare comunicazione dell’ispezione è Montanari stesso sui social. Qualche mese fa la procura di Torino ha agito sotto esposto del Codacons, in merito ai vaccini esavalenti della Glaxo. L’esposto si basa anche sugli esami di laboratorio fatti da Stefano Montanari e la moglie Antonietta Gatti, specialisti in nanotecnologie. L’episodio potrebbe esser collegato alla vicenda della procura di Torino.
Secondo lo studio di Gatti e Montanari, pubblicato sull’International Journal of Vaccines and Vaccination, il campione analizzato aveva «una contaminazione da micro e nanoparticelle». Tesi sostenuta da sempre dai no vax.
In una intervista rilanciata sui social in queste ore Montanari afferma di aver analizzato, per la procura di Catanzaro anche un vaccino contro la meningite C.
Giornalettismo non fa altro che riportare dei fatti annunciati dallo stesso Stefano Montanari nel suo post Facebook delle ore 16:25 e riportato nello stesso articolo:
Si, sono venuti i NAS. Per ora non ho nessuna novità da comunicarvi, vi aggiornerò.
Per facilitare ancora di più la lettura dell’articolo di Giornalettismo lo strutturo con i seguenti punti:
- Montanari annuncia via Facebook la visita dei NAS, senza dire il perché (ponendo il dubbio a tutti).
- Giornalettismo riprende il suo post Facebook cercando di spiegare il probabile “perché“.
- Viene citato l’esposto del Codacons che si basa sugli studi di Montanari.
- Giornalettismo spiega che la visita dei NAS potrebbe riguardare l’esposto fatto a Torino da Codacons.
L’articolo è chiaro, da nessuna parte si ritiene che gli studi di Montanari siano oggetto delle accuse, ma la presunta prova a sostegno dell’esposto e sul quale ovviamente la Procura di Torino deve verificare. Comunque sia, lo stesso Montanari ammette che l’oggetto della visita sono i loro studi sui vaccini:
Io e mia moglie chiamiamo i NAS nel nostro laboratorio perché possano verificare le nostre analisi sui vaccini esavalenti.
A questo punto potremmo anche leggere l’articolo del 15 maggio 2017 de La Stampa dal titolo ““Sostanze non segnalate nel vaccino esavalente”. Indaga la procura di Torino“:
Il vaccino esavalente è sotto inchiesta. Nessuna ipotesi di reato, ma la procura di Torino vuole capire se sia dannoso per la salute. A sollevare la questione è un esposto del Codacons, che sottopone al pm Vincenzo Pacileo svariati elementi. Compresi gli esami di laboratorio fatti da Antonietta Gatti e Stefano Montanari, specialisti in nanotecnologie.
Hanno analizzato i vaccini esavalenti della Glaxo, quelli che la legge renderebbe obbligatori. Il lavoro dei due scienziati è stato pubblicato a gennaio dall’International Journal of Vaccines and Vaccination: secondo lo studio, il campione analizzato di quel vaccino aveva «una contaminazione da micro e nanoparticelle». Quegli elementi ci sono davvero? Erano stati comunicati a ministero della Salute e Aifa? Sono dannosi per la salute? La procura di Torino ha affidato ai carabinieri del Nas gli accertamenti. E valuta di commissionare una perizia sull’argomento.
Insomma, tutta polemica per niente. Tanta polemica per aver citato il suo post Facebook senza spiegazioni per poi ammettere che i NAS erano venuti per verificare i suoi studi.
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